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Radicali liberi, come contrastarli?

L'alimentazione rappresenta un potente alleato

11 Ott 2013 - 17:06
 © Bioimis

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Ultimamente siamo letteralmente bombardati da messaggi pubblicitari che invitano a provare prodotti antiossidanti "miracolosi" in grado di combattere i radicali liberi... ma sappiamo realmente di cosa si tratta? È tutto vero quello che ci dicono? I radicali liberi, infatti, ci vengono spesso presentati come responsabili di molteplici eventi sgradevoli: dalle malattie degenerative all'invecchiamento, sembra che tutta la colpa, o quasi, sia loro. Per combatterli, ci propongono creme di bellezza, integratori alimentari e alimenti che ne limitano la produzione. Ma perché sono così dannosi?

La formazione dei radicali liberi è il prezzo da pagare per la respirazione aerobia (ovvero in presenza di ossigeno) che, se da un lato ci consente di essere più efficienti per ciò che riguarda la produzione di molecole energetiche, dall'altro ha un "costo" da pagare.

Paradossalmente, proprio l'ossigeno, che ci consente la vita, attraverso il suo metabolismo ossidativo, produce sottoprodotti, contenenti ossigeno altamente reattivo, che causano svantaggi per le nostre cellule. Fra questi, i più noti sono i radicali liberi dell'ossigeno. Durante i normali processi metabolici di ossidazione, si formano radicali liberi "buoni", che producono trasformazioni biochimiche necessarie, ma anche "cattivi". Questi ultimi sono molecole ossidanti, molto reattive e molto tossiche, che innescano processi incontrollati di formazione a catena di altri radicali liberi. Come se non bastasse, non solo il nostro organismo produce radicali liberi dannosi. Ogni giorno siamo infatti bombardati da fonti esterne che li generano: stress, fumo, ozono, pesticidi, farmaci, sole, raggi X e perfino alcuni componenti presenti nel cibo.

Per contrastare la produzione di radicali liberi, il nostro corpo, che è una macchina perfetta, è provvisto di diversi sistemi riparatori chiamati antiossidanti: sostanze capaci di interrompere il ciclo di produzione di radicali liberi, donando loro un elettrone, senza però diventare essi stessi, a loro volta, radicali liberi. Purtroppo, però, in particolari situazioni di aumentata produzione di radicali per una maggiore esposizione a sostanze o situazioni che aumentano l'ossidazione, la normale quantità di antiossidanti non è più sufficiente e i radicali liberi agiscono indisturbati nei loro devastanti processi. È proprio in questi casi che diventa, quindi, molto importante rinforzare le difese antiossidanti, utilizzando le risorse di origine esogena ricavabili dall'alimentazione. Le possibilità ci vengono offerte da molti alimenti naturali contenenti di per se al loro interno sostanze antiossidanti, senza dover avere la necessità di reperire obbligatoriamente alimenti addizionati o integratori.

Ottime sostanze antiossidanti sono: la vitamina E, reperibile ad esempio nell'olio extravergine d'oliva; la vitamina C, contenuta in broccoli, cavolfiori e limone; la vitamina A, presente in molti vegetali verdi come broccoli e spinaci oppure nelle uova. Inoltre, troviamo anche i polifenoli, sempre ben rappresentati nei vegetali freschi, nell'olio extravergine d'oliva, nel tè e nelle spezie. A questi aggiungiamo anche il coenzima Q10 e i carotenoidi, sempre introducibili tramite l'alimentazione.

È importante acquisire una buona conoscenza su quali possano essere alimenti "amici", in base alle diverse tematiche discusse. Conoscere significa poter agire.

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