Weekend di solidarietà

La mela di AISM torna in piazza

Il 12 e 13 ottobre sostieni la ricerca contro la sclerosi multipla

11 Ott 2013 - 13:45
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“Contro la sclerosi multipla sosteniamo la ricerca”. A rivolgere l'appello sono gli attori Massimo Olcese e Adolfo Margiotta, i nuovi volti della campagna "La Mela di AISM". Il 12 e 13 ottobre in 3000 piazze italiane torna la manifestazione promossa dall'Associazione Italiana Sclerosi Multipla con il patrocinio di Pubblicità Progresso.
Sabato e domenica oltre 4 milioni di mele verranno distribuite per sostenere la ricerca scientifica sulla sclerosi multipla e per potenziare i servizi per le persone affette dalla malattia che colpisce il sistema nervoso centrale.

I numeri - In Italia sono 68 mila le persone colpite, con un'incidenza del 50% tra i giovani tra i 20 e i 40 anni. Con una nuova diagnosi ogni 4 ore. Cronica, imprevedibile e spesso invalidante, la sclerosi si manifesta per lo più con disturbi del movimento, della vista e dell’equilibrio, seguendo un decorso diverso da persona a persona. La cura definitiva non è ancora stata trovata, ma la ricerca negli ultimi anni ha ottenuto molti risultati. Sono state sviluppate terapie in grado di rallentare la progressione e di migliorare la qualità di vita dei pazienti. Sostenere la ricerca permette di poter trovare trattamenti sempre più efficaci.

Un sms solidale - Oltre a scendere in piazza al fianco dell'associazione, fino al 20 ottobre sarà possibile inviare un messaggio al numero 45593. Il ricavato servirà a sostenere le ricerche di Fabrizia Guarnieri, che intende studiare l’effetto diretto delle molecole rilasciate dal sistema immunitario sul funzionamento dei neuroni e aprire così nuove strade per la cura della SM. Dal 1987 a oggi sono stati finanziati 312 ricercatori, 131 borse di studio e 384 progetti.
 

La storia dell'associazione- L’AISM, insieme alla sua Fondazione (FISM) è l’unica organizzazione nel nostro Paese che da 45anni interviene a 360 gradi sulla sclerosi multipla, indirizzando, sostenendo e promuovendo la ricerca scientifica, contribuendo ad accrescere la conoscenza della malattia, assicurando una migliore qualità di vita alle persone affette.

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