L'allarme della Società italiana di igiene, medicina preventiva e sanità
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“Negli ultimi anni, si è assistito ad una preoccupante diminuzione delle coperture vaccinali contro l’influenza, nella popolazione al di sopra dei 65 anni e nei gruppi a rischio”: a sottolineare questo importante dato è la Siti (Società italiana di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica), la quale ha rilevato circa 90mila casi in più l’anno di influenza in Italia.
I risultati di uno studio condotto in Liguria indicano che, per ogni punto percentuale di riduzione dei vaccini, si verificano 160 casi di influenza in più tra gli ultra 65enni. “Questo dato – evidenzia la Siti – significa che il calo di copertura riscontrato negli ultimi anni si è tradotto in almeno 90mila casi in più ogni anno, dal momento che dal 15% si è passati al 10%”. Un’analisi da non sottovalutare se si pensa a tutte le conseguenze che ne derivano “in termini di aumento di complicanze, ospedalizzazioni e morti”: un caso di influenza nella popolazione più avanzata, ricordano glie esperti, “può infatti determinare gravi effetti, talora anche letali in presenza di pre-esistenti patologie croniche”.
Anche dal punto di vista economico, un caso di influenza al di sopra dei 65 anni, costa mediamente circa 1200 euro, rappresentando un grave danno per la società. Il monito della società scientifica è che è quindi “indispensabile sostenere, con tutti i mezzi, l’adesione all’offerta vaccinale, soprattutto nelle categorie per le quali la vaccinazione è raccomandata, valutando in prospettiva anche l’abbassamento dell’età di offerta ai 60 anni: l’ 80% dei soggetti tra i 60 e i 64 anni, infatti, presenta una condizione di salute per la quale è già raccomandata la vaccinazione anti-influenzale”.