Il protocollo bSBS di HairClinic è il metodo non chirurgico più completo nel settore, abbina le migliori terapie e i più potenti principi attivi
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La caduta dei capelli è l'incubo e la battaglia quotidiana di tanti uomini (e non solo). Natale può essere l'occasione perfetta per regalare o regalarsi il trattamento di HairClinic Biomedical Group, l'innovativo metodo di medicina rigenerativa che risolve ogni tipo di calvizie. Il suo punto di forza è proprio questo: ammettere che i capelli si perdono per tanti motivi e che teste diverse, richiedono quindi cure personalizzate.
Il metodo sfrutta il Protocollo medico non chirurgico bSBS (Advanced Regenerative Medicine Protocol and Genomic Analysis) che agisce attraverso la biostimolazione bulbare sinergica ed è utilizzato in esclusiva nel nostro Paese dal Gruppo Locorotondo attivo dal 1972, guidato dal Dott. Mauro Conti e partner di HairClinic.
Valida alternativa all’autotrapianto che non cura e non rigenera i capelli, la terapia bSBS può arginare senza chirurgia l’evoluzione della calvizie nel caso di bulbi dormienti ancora attivi garantendo la massima rigenerazione follicolare con risultati duraturi nel tempo.
Non è una tecnica invasiva, è adatta a qualsiasi età, può essere effettuata anche in gravidanza, in qualunque periodo dell’anno e in concomitanza all’assunzione di qualsiasi tipo di farmaco, è assolutamente rapida e indolore ed è basata su tecnologie e principi che trovano riscontro scientifico a livello mondiale.
Non si tratta di una semplice soluzione cosmetica, quanto piuttosto di una terapia dall’alto valore scientifico che prevede un’unica sessione infiltrativa attraverso l'iniezione di cellule staminali cd34+ del paziente stesso, estratte tramite un prelievo di sangue indolore. Il Protocollo medico bSBS è coadiuvato da: terapie rivascolarizzanti, nutritive e antinfiammatorie anti Prostaglandina D2 (ritenuta la causa reale della calvizie) analisi genomica con test del DNA e genetista associato analisi Lipidomica (Profilo Lipidomico della membrana cellulare) test ormonali.
"L’alopecia, spiega il dottor Conti, ha un andamento progressivo: affrontarla semplicemente rinfoltendo le zone diradate non serve a bloccarla. Con il passare del tempo, e con l’evolversi della malattia, è molto probabile che la calvizie si ripresenti. Occorre un approccio diverso, che miri a curare la patologia di fondo, anziché limitarsi a contrastarne gli effetti estetici. E’ questo l’obiettivo della medicina rigenerativa, che punta a favorire la ricrescita di capelli nuovi, “rigenerati”, direttamente nelle zone colpite da alopecia".