Belpaese sdraiato, l'Italia è nella top 20 delle nazioni più pigre al mondo
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Per i medici dello sport la sedentarietà è una vera e propria malattia
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L'Italia è il diciassettesimo Paese più pigro al mondo con un indice di inattività del 54,7% per i medici dello sport la sedentarietà è una vera e propria malattia e sarà al centro del Congresso nazionale della Federazione medico sportiva italiana (Fmsi) che si terrà a Catania fino al 26 ottobre.
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Vera patologia - Gli specialisti dello sport invitano il ministro della Salute Beatrice Lorenzin "a introdurre la sedentarietà come vera e propria malattia riconosciuta dal Servizio sanitario nazionale. Al pari dei disturbi cardiovascolari, del diabete, dei tumori".
I danni - Diversi studi hanno dimostrato che la sedentarietà riduce la neuroplasticità e le dimensioni dell'ippocampo, oltre a favorire l'accorciamento dei telomeri, legato all'invecchiamento. L'attività fisica, favorisce al contrario un effetto neuroprotettivo, con risultati di apprendimento migliorati. Ecco perché rimane fortemente indicata anche in terza età.
Giovani poco attivi - Un po' a sorpresa, i ragazzi sono più pigri degli adulti tra i 30 e i 50 anni. "Gli over 30 iniziano a praticare sport come fattore di aggregazione o per seguire i consigli del medico. Una volta finita la scuola, dove già le strutture sono carenti, gli adolescenti non trovano invece le attrezzature e gli spazi adatti e abbandonano l'attività fisica. Diventa importante quindi sfruttare anche lo spazio che i media offrono per comunicare l'importanza dell'esercizio fisico", dicono dalla Federazione medico sportiva italiana.