Molti genitori sottovalutano lʼimportanza del dispositivo di sicurezza per i figli in vettura. La proposta è di portarlo in detrazione per contenerne i costi
Sono 39 i bambini sotto i 14 anni morti nel 2016 a causa di incidenti stradali e più di 11mila sono rimasti feriti. Un numero che si sarebbe potuto ridurre se venissero rispettate le norme sull'uso dei seggiolini auto. "In media una famiglia su cinque non lo usa, più o meno costantemente", dichiara Roberto Tascini, presidente dell'Adoc. Nonostante le sanzioni in denaro e la decurtazione di 5 punti sulla patente, c'è ancora una certa resistenza all'uso del seggiolino. Per questo viene avanzata la proposta di una sorta di detrazione sull'acquisto.
Tra le giustificazioni addotte dai genitori per giustificare il non uso dei dispositivi di sicurezza per i figli ci sono frasi come "sono solo pochi metri", "in macchina piange, preferisco tenerlo in braccio", "basta legarlo con la cintura di sicurezza" o "il seggiolino è solo sulla mia auto, con i nonni uso la cintura". Ma secondo Adoc il vero ostacolo per le famiglie è il prezzo. La spesa può crescere fino a 600-700 euro quando si tratta di seggiolini e per questo si chiederà che possano essere portati in detrazione.
Infatti, l'uso corretto del seggiolino in auto riduce il rischio di lesioni gravi sino al 90% e quello di morte sino al 70% sotto l'anno e del 50% nella fascia da uno ai 4 anni. Ecco perché Adoc ha pubblicato sul proprio sito la guida completa alla normativa e al corretto utilizzo del seggiolino, aggiornata alle recenti modifiche. Tra le raccomandazioni principali c'è quella di non sottovalutare mai i pericoli. Non bisogna tralasciare di imbracare il bambino, anche se per pochi metri o con la macchina ferma, perché anche un piccolo urto può provocare un grave danno.