Bologna, per la prima volta impiantata una caviglia stampata in 3D
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La tecnica innovativa è stata sperimentata su un 57enne che, 13 anni fa, era rimasto vittima di un incidente nel quale la sua caviglia era rimasta gravemente lesionata
Per la prima volta al mondo, all'Istituto ortopedico Rizzoli di Bologna è stata impiantata in un paziente un'intera caviglia ricostruita con una protesi su misura stampata in 3D. L'impianto è avvenuto il 9 ottobre, ma solo ora che l'uomo ha recuperato la piena funzionalità dell'articolazione è stata diffusa la notizia. L'uomo, 57 anni, 13 anni fa era rimasto vittima di un incidente nel quale la sua caviglia era rimasta gravemente lesionata.
Quella messa a punto al Rizzoli è una tecnica innovativa di personalizzazione dell'intera procedura di sostituzione protesica della caviglia: a partire dall'anatomia del paziente, fin qui considerato inoperabile, è stato costruito un impianto su misura in stampa 3D della caviglia. Un lavoro frutto dello sforzo congiunto di chirurghi ortopedici e ingegneri del Rizzoli e dell'Università di Bologna. L'equipe è stata guidata dal professor Cesare Faldini, direttore della Clinica Ortopedica 1.
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"I pazienti in attesa di questo tipo di intervento - ha spiegato Cesare Faldini, direttore Clinica ortopedica e Traumatologica dell'Ospedale Rizzoli di Bologna - sono già una ventina e sono tutti già stati sottoposti ad esami per l'applicazione di questi impianti realizzati con la stampa 3D. Essendo una risposta clinica molto innovativa, ci aspettiamo una richiesta molto elevata".