Si moltiplicano le campagne sanitarie fraudolente generate con l'intelligenza artificiale: sui social i finti promotori promettono cure miracolose
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Brad Pitt, Cristiano Ronaldo e Sofia Loren, ma anche medici noti, tutti impegnati sui social nella promozione di integratori e cure che promettono risultati miracolosi. A parlare però non sono realmente i personaggi famosi. Si tratta di deepfake - immagini, audio e video falsi generati dall'intelligenza artificiale. È la nuova forma di truffa nel web, che questa volta prende di mira la sanità.
Il nuovo fenomeno può essere particolarmente pericoloso dato che va a toccare l'area della salute, alimentando disinformazione e aspettative errate nelle persone più vulnerabili e in generale in tutte le persone. L'allarme sul tipo di truffa è stato lanciato dalla società di sicurezza Bitdefender e dal British medical journal. Per le campagne fraudolente vengono usate immagini, video e tecnologie di clonazione vocale per riprodurre le sembianze dei vip e dei medici più influenti sui social media.
Questi crimini "sono aumentati notevolmente con conseguenze potenzialmente gravi per gli utenti", ha spiegato la società di sicurezza Bitdefender. "La salute e il benessere sono tra gli argomenti preferiti dai criminali informatici nelle loro campagne, fatte per rubare informazioni e raggirare e derubare le persone", ha aggiunto. Gli annunci falsi e i siti web sono gestiti infatti da criminali informatici che sui social media usano contenuti sponsorizzati.
"Il fenomeno - osserva il British medical Journal - si è acuito dopo la pandemia". Anche un'analisi fatta dal giornale ha rintracciato i deepfake più diffusi, in particolare quelli di medici famosi comparsi sulle piattaforme social. Sono state individuate le false riproduzioni di illustri dottori britannici come Hilary Jones, famoso per decenni di comparse in televisione, dove ha risposto alle domande del pubblico. Per esempio, in un finto video il medico pubblicizza un farmaco per abbassare la pressione alta. Un uso distorto dell'intelligenza artificiale che adesso è finalmente sotto l'attenzione di chi si occupa della sicurezza degli utenti.