Mascherine, distanziamento, igiene: le raccomandazioni del ministero
La seconda ondata della pandemia Covid-19 sta investendo l'Italia e mettendo a rischio i risultati, sanitari ed economici, ottenuti con il lockdown in primavera. Facciamo il punto sulle misure che possiamo adottare per difenderci.
Distanziamento e mascherine - Assicurare una distanza fisica di almeno un metro dagli altri. È obbligatorio avere sempre con sé le mascherine. Queste dovranno essere nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e anche in tutti i luoghi all’aperto, ad eccezione dei casi in cui, per le caratteristiche del luogo o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi. È fortemente raccomandato l'uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie anche all'interno delle abitazioni private in presenza di persone non conviventi.
Restano esclusi dall’obbligo di indossare la mascherina i bambini di età inferiore ai sei anni, le persone con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina e coloro che, per interagire con questi ultimi, versino nella stessa incompatibilità. Inoltre, l’uso della mascherina non sarà obbligatorio durante lo svolgimento dell’attività sportiva.
In comunità possono essere utilizzate mascherine monouso o mascherine lavabili, anche auto-prodotte, in materiali multistrato idonei a fornire un'adeguata barriera e, al contempo, che garantiscano comfort e respirabilità, forma e aderenza adeguate, che permettano di coprire dal mento al di sopra del naso.
Lavarsi spesso le mani - Il lavaggio delle mani ha lo scopo di garantire un’adeguata pulizia e igiene delle mani attraverso un'azione meccanica. Per l’igiene delle mani è sufficiente il comune sapone. In assenza di acqua si può ricorrere ai cosiddetti igienizzanti per le mani a base alcolica. Se si usa il sapone è importante frizionare le mani per almeno 60 secondi. Se il sapone non è disponibile usare una soluzione idroalcolica per almeno 20-30 secondi. I prodotti reperibili in commercio per la disinfezione delle mani in assenza di acqua e sapone (presidi medico-chirurgici e biocidi autorizzati con azione microbicida) vanno usati quando le mani sono asciutte, altrimenti non sono efficaci.
È importante lavarsi le mani prima di toccarsi occhi/naso/bocca (per es. per fumare, lavare i denti, etc.), prima di mangiare, di assumere farmaci o somministrare farmaci ad altri. Prima e dopo aver maneggiato alimenti, aver usato i servizi igienici, aver medicato o toccato una ferita, aver cambiato il pannolino di un bambino, aver toccato una persona malata, aver toccato un animale. Dopo aver frequentato luoghi pubblici (negozio, ambulatorio, stazione, palestra, scuola, cinema, bus, ufficio, etc.) e, in generale, appena si rientra in casa. Dopo aver maneggiato la spazzatura, aver utilizzato soldi e aver toccato altre persone.
Starnuti e tosse - Starnutire e tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie. Evitare l'uso promiscuo di bottiglie e bicchieri. Non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani. Pulire le superfici con acqua e sapone o comuni detergenti neutri per rimuovere lo sporco e poi disinfettarle con soluzioni a base di ipoclorito di sodio (candeggina/varechina) o alcol adeguatamente diluite.
Igienizzare gli ambienti - Pulire le superfici con acqua e sapone o comuni detergenti neutri per rimuovere lo sporco e poi disinfettarle con soluzioni a base di ipoclorito di sodio (candeggina/varechina) o alcol adeguatamente diluite.
I guanti - L’utilizzo dei guanti in comunità si aggiunge solamente alle altre misure di protezione finalizzate alla riduzione del contagio, che restano prioritarie. L’uso dei guanti "usa e getta" resta comunque raccomandato nelle attività di acquisto, particolarmente per l’acquisto di alimenti e bevande.
Se si presentano febbre, tosse o difficoltà respiratorie e si sospetta di essere stato in stretto contatto con una persona affetta da malattia respiratoria Covid-19: restare in casa, non recarsi al pronto soccorso o presso gli studi medici ma telefonare al medico di famiglia, al pediatra o alla guardia medica, oppure chiamare il numero verde regionale. Utilizzare i numeri di emergenza 112/118 solo in caso di peggioramento dei sintomi o difficoltà respiratoria.