Testato sui primati e anche su un essere umano, il prodotto rigenera il tessuto muscolare perduto ripristinando le funzioni originarie. Il risultato grazie al gruppo di studio guidato dal Centro tedesco per la ricerca cardiovascolare e dal Centro medico universitario di Gottinga
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È pronto il cerotto fatto di cellule staminali che, una volta applicato sul cuore, riesce a ripararlo rigenerando il tessuto muscolare perduto. La sperimentazione è stata fatta con successo su primati e su un unico paziente umano, e la sua sicurezza ed efficacia sarà ulteriormente testata in un trial clinico appena approvato. Il risultato dei test effettuati finora, pubblicato sulla rivista Nature, si deve al gruppo di ricerca guidato dal Centro tedesco per la ricerca cardiovascolare (Dzhk) e dal Centro medico universitario di Gottinga.
Viene quindi messo in evidenza il potenziale dei cerotti basati sulle staminali per il trattamento dell'insufficienza cardiaca, una delle principali cause di morte nel mondo. Le possibili terapie per l'insufficienza cardiaca sono molto poche: i trapianti sono limitati dalla disponibilità di organi utilizzabili, mentre i dispositivi artificiali sono ancora estremamente costosi.
Una possibile alternativa arriva dall'impianto di cellule muscolari cardiache per sostituire quelle danneggiate, ma si tratta di una procedura con bassi livelli di efficacia e accompagnata spesso da gravi effetti collaterali. Per superare questi problemi, i ricercatori coordinati da Wolfram-Hubertus Zimmermann sono partiti da cellule staminali pluripotenti, capaci cioè di generare qualsiasi tessuto corporeo, e le hanno fatte differenziare in cellule del muscolo cardiaco.
Queste ultime sono state utilizzate per ottenere il cerotto, ossia una sorta di tessuto identico a quello del muscolo cardiaco e in grado di integrarsi completamente con esso. Lo speciale cerotto è stato sperimentato su macachi Rhesus per un periodo di 3-6 mesi, e poi su un paziente con una grave insufficienza cardiaca. In tutti i casi i risultati hanno mostrato un miglioramento della funzionalità del cuore e un aumento dello spessore della parete muscolare e della sua capacità di contrarsi, senza evidenziare effetti collaterali dannosi.