Per chi soffre di diradamento della chioma ci sono interessanti novità con tecniche poco invasive
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L’argomento 'capelli' è sempre più delicato sia tra gli uomini che tra le donne. Sono in crescita i casi di diradamento e di perdita progressiva, ma per fortuna la scienza fa continui progressi, con nuove tecniche sempre meno traumatiche per il paziente. Fino a qualche anno fa la risposta sulla bocca di molti sarebbe stata "autotrapianto" ma la medicina ha fatto passi da gigante e la vera rivoluzione nel mondo capelli è data senza dubbio dalla Medicina Rigenerativa Cellulare non Chirurgica.
Il punto di partenza è molto semplice: la perdita progressiva di capelli deriva da un mix di fattori che vanno dallo stress a stili sregolati di vita e alimentazione; a questo si aggiungono tutta una serie di cause individuali. Lo stesso autotrapianto può coprire il disagio, ma certo non lo elimina in maniera completa e definitiva né tanto meno può semplicemente bloccarne l'evoluzione. Così, dopo un certo tempo, il problema di capelli secchi, opachi, fragili, pronti a cadere si può riproporre in maniera massiccia!
Ben diverso è il percorso della Medicina Rigenerativa Cellulare che sta prendendo sempre più piede sebbene in molti ancora non ne conoscano bene i processi.
Proprio in questo ambito oggi in Italia, grazie al Gruppo biomedico HairClinic guidato dal Dott. Mauro Conti in qualità di Direttore Scientifico, è possibile accedere al Protocollo medico non chirurgico bSBS (Advanced Regenerative Medicine Protocol and Genomic Analysis) di Biostimolazione bulbare sinergica che fa appello alla medicina rigenerativa e rappresenta una soluzione evoluta da sperimentare assolutamente prima di arrivare all'autotrapianto, chirurgicamente invasivo.
La terapia bSBS offre numerosi vantaggi al paziente e ha come aspetto fondamentale la possibilità di garantire la massima rigenerazione follicolare con risultati duraturi nel tempo. Tale terapia, inoltre, non è invasiva ed è adatta a qualsiasi età, può addirittura essere effettuata in gravidanza, non comporta alcun dolore, è rapida e si basa su tecnologie e principi che trovano riscontro scientifico a livello mondiale.
Di soluzioni cosmetiche il mercato ne offre ogni giorno di nuove e in tutti i Paesi ma bSBS si discosta nettamente da tutto ciò e rappresenta una terapia dall'alto valore scientifico che prevede un'unica sessione infiltrativa attraverso l'iniezione di cellule staminali autogene (del paziente stesso) estratte tramite un prelievo di sangue indolore.
Il protocollo bSBS utilizza la tecnologia hCRP che è l'unico sistema automatizzato in grado di separare senza danni le cellule rigeneratrici e far sì che possano essere re-installate nel cuoio capelluto con i massimi risultati di ricrescita.