La minaccia è rappresentata anche da pesche, vespe e acari. Dagli esperti arrivano inoltre sette consigli per conservare correttamente i farmaci mentre si è in vacanza
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Frutti di mare, pesche, vespe, acari e polline d'ambrosia: sono questi i cinque maggiori rischi estivi per gli allergici. Ad affermarlo è Marzia Duse, presidente della Siaip (Società italiana allergologia e immunologia): "Le allergie d'estate non vanno in vacanza, ma anzi colpiscono all'improvviso proprio perché in una stagione in cui non sono attese". Rischi per la salute possono venire anche da una non corretta conservazione dei farmaci: per questo motivo gli esperti di Assosalute hanno redatto sette consigli per chi in vacanza porta con sé medicinali e pillole.
I primi incubi per gli allergici sono le punture di api, vespe e calabroni, i quali "spuntano" appena si tira fuori qualcosa da mangiare o da bere e si trovano di frequente vicino a docce e piscine. "In Italia - spiega la Duse - 9 persone su 10 vengono punte da un imenottero almeno una volta nella vita e il 5-10% sviluppa una reazione anafilattica, più frequente tra gli adolescenti". Meglio quindi evitare di camminare scalzi sull'erba, odorare da vicino i fiori e, se si mangia all'aperto, occorre ricordarsi di coprire cibi e bevande.
Il rischio può però arrivare anche da un piatto di spaghetti allo scoglio. I crostacei, come gamberi e scampi, e i molluschi, come vongole e seppie, contengono infatti allergeni. Inoltre, "possono contenere un parassita allergizzante, l'anisakis. Le conseguenze - sottolinea l'esperta - possono andare dall'orticaria allo shock anafilattico".
Anche la frutta non è innocua. In particolare quella con osso come pesche, albicocche e susine. "I sintomi sono in genere un senso di prurito in gola, normalmente non grave. Per evitarlo, vanno consumate sbucciate perché nella buccia si concentrano le sostanze allergizzanti".
Attenzione poi a una pianta poco conosciuta, l'ambrosia, che fiorisce in estate soprattutto vicino strade e ferrovie. "Può provocare sintomi simili a quelli delle graminacee, come riniti, congiuntiviti e in alcuni casi asma". Dito puntato infine contro gli acari, che in estate vanno in letargo, ma, conclude l'esperta, "i loro escrementi, che contengono gli allergeni, si nascondono nei divani e nei materassi delle case al mare o in campagna aperte raramente, e possono così scatenare inaspettate reazioni nei soggetti predisposti".
Sette consigli per conservare bene i farmaci - Le malattie e piccoli disturbi, si sa, non vanno in vacanza e, qualunque sia la meta del relax estivo, in valigia non possono mancare i farmaci prescritti dal nostro medico. Per conservarli al meglio bisogna però tenere a mente che vanno osservati alcuni accorgimenti, come ad esempio evitare gli eccessi di temperatura. Ecco di seguito i consigli firmati da Assosalute:
1. Leggere sempre attentamente le modalità di conservazione indicate dai foglietti illustrativi: se non ci sono indicazioni precise, è bene conservare i farmaci in un luogo fresco e asciutto a una temperatura non superiore ai 25°, evitando sempre l'esposizione diretta a fonti di calore. Inoltre, alcuni medicinali, ad esempio l'insulina, prevedono una conservazione in frigorifero; in caso di trasporto è quindi bene usare un contenitore termico
2. Evitare forti sbalzi di temperatura: se si affronta un lungo viaggio in auto, non lasciare i farmaci nel bagagliaio che potrebbe surriscaldarsi eccessivamente e preferire piuttosto trasportarli nell'abitacolo condizionato, se possibile in una borsa non esposta direttamente al sole. Anche le temperature troppo basse possono essere dannose: per questo, se si viaggia in aereo è sempre meglio tenere la valigetta dei farmaci nel bagaglio a mano e non nella stiva
3. Attenzione all'umidità: meglio evitare di conservare i farmaci in stanze troppo umide, come può essere un bagno non ben areato. In particolare prodotti come strisce per test diagnostici, specie quelle utilizzate per verificare la glicemia, per la gravidanza o l'ovulazione, potrebbero danneggiarsi in quanto estremamente sensibili all'umidità
4. Preferire formulazioni solide rispetto a quelle liquide contenenti acqua: sono meno sensibili alle alte temperature
5. Occhio all'aspetto: se il medicinale che si utilizza abitualmente appare diverso nell'aspetto o presenta dei difetti, prima di assumerlo è bene consultare il medico o chiedere consiglio a un farmacista
6. Non confondere le confezioni: si dovrebbe evitare di inserire farmaci diversi in una sola confezione per risparmiare spazio in valigia, poiché la confezione dei farmaci aiuta a renderli sempre riconoscibili, oltre a riportare dati essenziali quali la data di scadenza e contenere il foglietto illustrativo
7. Attenzione agli spray: in caso se ne faccia uso, utilizzare contenitori termici per la loro conservazione. È bene evitare temperature elevate e la diretta esposizione al sole. Infatti, oltre a essere liquidi e più sensibili al calore, le confezioni di metallo in cui sono contenuti si surriscaldano facilmente