Dati allarmanti

Dal mal di schiena al mal di testa: 8 impiegati su 10 soffrono di "dolori da ufficio"

E' quanto emerge da una ricerca Loudhouse presentata presso il ministero della Salute. Lorenzin: "Rendere salubre il luogo dove viviamo vuol dire rendere migliore la nostra vita"

23 Gen 2018 - 08:31
 © ansa

© ansa

Negli ultimi tre anni, 8 persone su 10 hanno sofferto di disturbi legati al modo in cui si lavora. Tra i dolori che maggiormente si percepiscono in ufficio ci sono il mal di schiena e il mal di testa. E' quanto emerge da una ricerca Loudhouse presentata presso il ministero della Salute durante il convegno "Salute in ufficio". "Rendere salubre il luogo dove viviamo vuol dire rendere migliore la nostra vita", ha commentato il ministro Beatrice Lorenzin.

Secondo lo studio, il 61% degli intervistati ha accusato mal di schiena, il 55% mal di testa, il 49% la tensione o il dolore alle spalle, il 49% problemi agli occhi, il 47% dolore al collo, il 31% dolore al polso o al braccio.

Tra le abitudini più frequenti, invece, il 97% ha quella di stare seduto e di non muoversi, il 90% tiene una posizione ingobbita, l'85% incrocia le gambe. E' stato stimato come il costo per l'assenteismo dovuto a disturbi posturali in Italia sia di 3,36 miliardi di euro ogni anno. "La salute non è solo uno stato fisico ma un benessere con se stessi e nel proprio ambiente di lavoro", ha spiegato Giuseppe Cavuoti, presidente di Rete Ufficio Italia.

Lorenzin: "Piccole scelte in ufficio portano salute" - Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, intervenuta al convegno "Salute in ufficio", ha precisato: "Rendere salubre il luogo dove viviamo vuol dire renderci sani e rendere migliore la nostra vita. Sono le piccole scelte a portare le grandi trasformazioni. Abbiamo inserito il tema della salute nelle città nel contesto più ampio del G7 sull'impatto dei cambiamenti climatici. Siamo in un processo di trasformazione enorme, che impatta sulla vita delle persone, e che è dovuto ai cambiamenti climatici, all'inquinamento e ai modi di vivere".

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri