E' italiana la scoperta di un gruppo di neuroni "inibitori" che potrebbe fare luce sull'origine di disturbi come depressione e schizofrenia
Se ci tratteniamo dal picchiare qualcuno durante una lite o se riusciamo a parlare davanti ad una platea nonostante la "tremarella", lo dobbiamo a "freni inibitori" contenuti nel cervello. Un gruppo di ricercatori italiani del Laboratorio europeo di biologia molecolare di Monterotondo, alle porte di Roma, ha infatti scoperto specifici neuroni della parte anteriore della corteccia cerebrale che con i loro prolungamenti arrivano a "soffocare" gli istinti (compreso quello sessuale) che nascono nella struttura più primitiva del cervello, il tronco encefalico.
La scoperta, pubblicata sulla rivista Nature Neuroscience, potrà gettare nuova luce sull'origine di molti disturbi neurologici come depressione e schizofrenia. I test, condotti esaminando l'attività cerebrale di topi vittime di "bullismo", hanno visto la collaborazione con il laboratorio del Medical Research Council in Gran Bretagna.
I test sui topi - Dopo aver subito diverse "sconfitte" nel confronto diretto con i loro simili, i roditori hanno mostrato un indebolimento delle connessioni nervose che collegano la corteccia prefrontale con il tronco encefalico. Il conseguente calo dell'inibizione degli impulsi (in questo caso legati alla paura) ha reso i topi più ansiosi e timorosi. Gli stessi comportamenti anomali sono stati ottenuti anche in topi normali attraverso la somministrazione di farmaci in grado di bloccare le connessioni tra corteccia prefrontale e tronco encefalico.
I "neuroni inibitori" - I ricercatori hanno poi osservato che le terminazioni nervose prese in esame non raggiungono l'ipotalamo, il centro cerebrale che controlla le emozioni. Per questo motivo i "neuroni inibitori" riescono a controllare le nostre azioni, ad esempio non facendoci scappare dal palco se dobbiamo parlare, ma non possono evitare di farci percepire la "tremarella".
La ricerca continua - "Un risvolto affascinante di questa scoperta riguarda la maturazione della corteccia prefrontale, che avviene nell'adolescenza", spiega Cornelius Gross, coordinatore dello studio presso l'Embl. "I bambini non riescono a inibire efficacemente i loro istinti, non hanno questo genere di controllo - ha aggiunto -. Per questo stiamo cercando di capire esattamente come avviene l'inibizione, soprattutto considerando che molte malattie mentali come i disturbi dell'umore insorgono tipicamente nell'età adulta".