I ricercatori del Mit di Boston hanno modificato la molecola in modo da farla rimanere in circolo per ore ed entrare in azione quando sale il livello di glucosio
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Dal Massachusetts Institute of Technology (Mit) di Boston arriva la scoperta che potrebbe rivoluzionare la cura del diabete. Un team di scienziati ha realizzato l'insulina "smart", rendendola capace di rimanere nel circolo sanguigno per ore e di attivarsi esclusivamente quando sale il livello di glucosio. I test effettuati sui topi hanno prodotto finora ottimi risultati, dimostrando che la molecola permane nel sangue anche fino a dieci ore.
A galla nel sangue col "salvagente" - L'insulina smart è dotata di una lunga molecola idrofobica fatta da grassi che le permette di rimanere "a galla" nel sangue per diverse ore. Una sorta di "salvagente" che le consente di ancorarsi a una proteina presente nel plasma, l'albumina. Quando la glicemia supera il livello di guardia, l'insulina entra in azione: ad attivarla ci pensano le stesse molecole di glucosio, tirando una "maniglia d'emergenza" molecolare (chiamata PBA) presente sulla struttura chimica della stessa insulina.
Una scoperta "rivoluzionaria" - I risultati dei test sui topi, pubblicati sulla rivista dell'Accademia americana delle scienze (Pnas), hanno dimostrato che l'insulina modificata rimane nel circolo sanguigno per almeno dieci ore, riuscendo anche a intervenire in maniera più rapida ed efficace rispetto all'insulina tradizionale e quella a lunga durata d'azione. Una scoperta, questa, che potrebbe rappresentare una vera e propria rivoluzione per il trattamento del diabete, liberando i pazienti dal monitoraggio della glicemia e dai pericoli che derivano dai suoi sbalzi repentini.