Secondo uno studio danese, gli effetti della bicicletta si evidenziano indipendentemente da altri fattori quali alimentazione e problemi di peso
Andare in bicicletta contrasta il rischio di ammalarsi di diabete. E' quanto emerge da uno studio dell'University of Southern Denmark, pubblicato sulla rivista Plos Medicine, secondo cui più si pedala più si "scongiura" la malattia con effetti positivi che si ottengono anche salendo in sella dopo i 50 anni. La riduzione del rischio di insorgenza della malattia è di circa il 20%. I benefici si evidenziano indipendentemente da altri fattori quali alimentazione e problemi di peso.
Lo studio - La ricerca ha coinvolto 24.623 uomini e 27.890 donne di età compresa tra i 50 e i 65 anni. Le informazioni raccolte riguardavano lo stile di vita, tra cui il livello di attività fisica svolta, le abitudini alimentari e naturalmente l'uso della bici sia a scopo ricreativo sia come mezzo di trasporto. Secondo l'Oms nel mondo le persone adulte affette da diabete sono circa 422 milioni, un numero quadruplicato rispetto al 1980 e destinato a raddoppiare nel giro dei prossimi vent'anni. Per contrastare questa tendenza, l'organizzazione ha invocato il rafforzamento della prevenzione e il miglioramento dell'assistenza medica.
Tutti in sella - Gli studiosi hanno osservato che andare in bici riduceva il rischio di diabete in maniera proporzionale alla frequenza dell'attività fisica. I risultati sono talmente positivi, hanno concluso gli epidemiologi danesi, da sostenere la validità di sviluppare programmi per incentivare le persone a utilizzare la bicicletta.