La multinazionale piemontese annuncia il primo saggio quantitativo della proteina Fgf 23 completamente automatizzato su piattaforma Clia, disponibile in tutto il mondo ad eccezione degli Stati Uniti
Il gruppo vercellese DiaSorin, leader nel settore della biotecnologia, lancia il primo saggio quantitativo della proteina Fgf 23. Il test, completamente automatizzato, è reso disponibile in tutto il mondo a eccezione degli Stati Uniti, e amplia l'offerta del gruppo nell'area del metabolismo osseo posizionandolo in quello delle patologie renali croniche.
Nel dettaglio, il test è in grado di determinare in soli 48 minuti la concentrazione nel plasma della proteina Fgf 23 che risulta fortemente correlata a patologie quali la malattia renale cronica (Mrc) e le patologie relative alla calcificazione del tessuto osseo. Secondo i dati riportati dallo studio Carhes condotto dalla Società Italiana di Nefrologia, in collaborazione con l'Istituto Superiore di Sanità e l'Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri, la Mrc colpisce in Italia circa il 7,5% degli uomini e il 6,5% nelle donne in una popolazione con una età compresa tra i 35 e 79 anni.
“Lo sviluppo ed il lancio del test FGF 23 confermano la vocazione innovativa di DiaSorin” ha commentato Carlo Rosa, ceo della holding. “Siamo stati i primi a lanciare il test su piattaforma automatizzata Clia in Europa, fornendo un prodotto di elevata qualità capace di contribuire alla ricerca in campo medico e, in futuro, di ampliare gli strumenti di diagnosi per patologie relative al metabolismo del fosfato nel plasma, tra cui la malattia renale cronica. La scelta di indirizzare parte delle nostre risorse allo sviluppo di marcatori innovativi rappresenta uno dei pilastri della nostra strategia volta a mantenere il nostro ruolo di leader della diagnostica e di pionieri del settore delle specialità”.