Secondo un rapporto dell'Organizzazione delle Nazioni Unite, la cannabis è la più usata, gli oppioidi sono i più letali
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Il consumo di droga continua a essere elevato in tutto il mondo. Nel 2021, il 5,8% della popolazione mondiale, pari a quasi 300 milioni di persone, ha fatto uso di stupefacenti, con un aumento di più del 20% rispetto a dieci anni prima. Sono circa 500mila, invece, le persone decedute per overdose o altre ragioni riconducibili all'uso di droga. Lo rende noto l'Ufficio delle Nazioni Unite sulla Droga e il Crimine, in occasione della Giornata internazionale contro l'abuso e il traffico di stupefacenti.
La cannabis è la droga più usata, con una stima di 219 milioni di consumatori (4,3% della popolazione adulta globale) nel 2021. Sono 36 milioni le persone che fanno uso di anfetamine, 22 milioni di cocaina e 20 milioni quelli che fanno uso di sostanze sintetiche come ecstasy, afferma il rapporto dell'Onu.
Secondo il rapporto, nel 2021 quasi 40 milioni di persone in tutto il mondo erano dipendenti da droghe. Tuttavia, tra questi, solo una persona su cinque ha ricevuto un trattamento farmacologico, con un peggioramento della situazione negli ultimi due anni a causa della pandemia.
Crescono i decessi correlati alla droga che, nel 2019, hanno toccato quota mezzo milione, il 17,5% in più rispetto al 2009. Quasi la metà di essi è dovuto a malattie del fegato correlate all'uso degli stupefacenti, mentre un quarto è causato da overdose. Di queste, circa i due terzi derivano dall'uso di oppioidi, che continuano a rappresentare la tipologia di droga che ha maggiore impatto sulla salute: si stima causino 12,9 milioni di anni di vita in salute persi, pari al 71% dell'impatto globale delle sostanze stupefacenti.