Si tratta di un disturbo che colpisce il 20-50% di chi si reca all'estero. I nemici principali sono gelati, street food e soprattutto acqua di rubinetto
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Qualche piccola privazione, come evitare lo street food e l'acqua di rubinetto o rinunciare al gelato, potrebbe salvare la vacanza di chi ha scelto mete internazionali, soprattutto se "esotiche". Lo ricorda il sito di Scientific American, che pubblica otto regole d'oro per evitare l'enterite, o "diarrea del viaggiatore", che colpisce il 20-50% di chi va all'estero. Le destinazioni più a rischio sono America Latina, Asia, Medio Oriente e Africa. "La storia naturale della malattia - spiega il Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie americano - dice che nel 90% dei casi si guarisce in una settimana e nell'8% dei casi, in un mese".