un'ipotesi dal queensland: si partirà dai nati dal 2001

Fumo, si va verso il divieto generazionale nel Queensland

Nel Queensland si studiano nuove misure restrittive per rendere illegale la sigaretta a tutti i nati dal 2001 e a farsene portavoce è il ministro locale della Salute, Cameron Dick

15 Mag 2016 - 12:48

Il divieto di fumo è diventato una guerra senza esclusione di colpi nello Stato del Queensland, in Australia, nel nome della salute. Ma una guerra che porta i suoi frutti. A seguito delle misure che sono state negli anni inasprite, i risultati non si sono fatti attendere: il numero dei tabagisti è passato in 15 anni dal 30 al 15% della popolazione. Ma l'obiettivo è azzerarlo. Come? Il ministro locale della Salute, Cameron Dick, azzarda l'ipotesi di un divieto di fumo generazionale che coinvolga tutti i nati dal 2001. Una misura allo studio ma che non sembra di così facile applicazione.

Così dopo gli ultimi divieti approvati dal Parlamento (non è consentito fumare in autobus e taxi, nella aeree pedonali dei centri commerciali, negli skate park, nelle aree gioco per bambini e nei pressi delle strutture sportive; gli anziani nelle strutture sanitarie non possono più accedersi una sigaretta nella loro stanza), Dick è sempre più convinto che la strada sia quella giusta. "Il fumo sta diventando socialmente inaccettabile nel Queensland", afferma.

Ma deve fare i conti con la presenza turistica, soprattutto nella zona di Gold Coast. "Vediamo che risultati porteranno queste nuove iniziative antifumo, prima di procedere con il divieto generazionale", conclude.

Intanto l'idea di vietare le sigarette ai 15enni sembra piacere. L'amministratore delegato del Cancer Council Queensland, Jeff Dunn, plaude alla dura presa di posizione antifumo del governo, ma dubita sulla sua successiva applicazione ai nati dal 2001. "Significherebbe che i giovani che quest'anno hanno compiuto 15 anni non saranno mai legalmente autorizzati a fumare, non sarà facile", ha ribadito Dunn. "Ma una cosa è certa: la nostra incapacità di agire oggi graverà sui nostri figli domani con conseguenze sulla salute".

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