LifeHand 2 è in grado di trasmettere sensazioni tattili al cervello. La protesi è stata sperimentata su un danese amputato dell'arto sinistro
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Funziona ed è stata testata in Italia la prima mano artificiale "sensibile", in grado cioè di percepire gli oggetti con una sensazione analoga al tatto. La protesi, chiamata LifeHand 2, è stata sperimentata con successo su un paziente danese che in passato aveva dovuto subire l'amputazione della mano sinistra. Il risultato è frutto di un progetto internazionale che vede l'Italia in prima linea.
In grado di ridare il tatto - La mano bionica "sensibile" si è rivelata in grado di trasmettere sensazioni tattili al cervello del paziente, permettendogli di manipolare oggetti con la giusta forza e facendogli percepire la forma e la consistenza (morbidezza o durezza) degli oggetti stessi.
Un successo anche italiano - Hanno lavorato al progetto l'Università Cattolica di Roma, l'Università Campus Bio-Medico di Roma, la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa e l'IRCSS San Raffaele di Roma. Fanno parte del gruppo di ricerca anche l'Ecole Polytechnique di Losanna e l'Istituto IMTEK dell'Università di Friburgo. I risultati sono pubblicati sulla rivista Science Translational Medicine.
Una ricerca lunga anni - Finanziato dall'Unione Europea e dal ministero della Salute italiano, LifeHand 2 è il proseguimento di un programma di ricerca che 5 anni fa portò alla creazione della protesi CyberHand - versione meno evoluta di quella utilizzata per questo secondo esperimento - a rispondere per la prima volta al mondo ai comandi di movimento trasmessi direttamente dal cervello del paziente. Nel 2008, tuttavia, la protesi non poteva ancora essere calzata sul braccio umano e non restituiva alla persona alcuna sensazione tattile.