Meningite, dai sintomi alle cure ai vaccini: il vademecum
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Questa patologia è la causa di morte di 230mila individui e una persona sopravvissuta su cinque ha danni irreversibili
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La meningite colpisce due milioni e mezzo di persone all'anno, è la causa di morte di 230mila individui e una persona su cinque, pur sopravvivendo, riporta danni permanenti, come cicatrici cutanee, amputazione degli arti, perdita dell'udito, della vista e danni cerebrali. Sono alcuni dei dati su questa patologia diffusi dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) in occasione della giornata mondiale, che si celebra il cinque ottobre.
"La meningite è una malattia infettiva mortale, può colpire chiunque a qualsiasi età ed essere fatale in poche ore", scrive sulla sua pagina X (ex Twitter) l'Oms, che ha lanciato un piano globale di contrasto alla meningite. Gli obiettivi sono ambiziosi: eliminare le epidemie di meningite batterica entro il 2030; ridurre del 50% i casi di prevenibile con vaccino e del 70% i decessi; migliorare la qualità di vita dei sopravvissuti all'infezione.
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La meningite è l'infiammazione dei tessuti intorno al cervello. Di solito è causata da un'infezione. La forma batterica, la più comune, è causata soprattutto da quattro agenti: il meningococco, lo pneumococco, l'Haemophilus influenzae e lo streptococco del gruppo B. La gran parte di queste forme è prevenibile con la vaccinazione.
La consapevolezza sulla meningite resta bassa. Un sondaggio condotto da Ipsos in sette Paesi, tra cui l'Italia, mostra che solo il 48% delle persone sa che la meningite può portare alla morte e il 28% non ha nessuna conoscenza della patologia. Nel nostro Paese, dove ogni anno si contano circa mille casi di meningite, il 79% degli intervistati riconosce la malattia e ne percepisce la gravità, l'81% sa che esiste un vaccino anche se una persona su due non sa che ci sono vaccini specifici per i diversi ceppi di meningococco.