In Italia colpiti quasi due milioni di bambini e ragazzi. La Società Italiana di Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza (SINPIA) sottolinea l'importanza della sensibilizzazione e dell'individuazione precoce dei sintomi
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Quasi un miliardo di persone nel mondo vive con almeno un disturbo mentale, e anche tra i bambini e gli adolescenti i dati sono allarmanti: secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) tra il 10 e il 20% di giovanissimi soffre di disturbi mentali e il 75% delle persone comincia a soffrirne prima dei 25 anni. In occasione della Giornata mondiale della salute mentale, che ricorre il 10 ottobre, la Società Italiana di Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza (Sinpia), sottolinea l'importanza della sensibilizzazione, e dell'individuazione precoce dei sintomi, in un Paese nel quale quasi due milioni di bambini e ragazzi sono colpiti da disturbi neuropsichici. "È solo ponendo la lente d'ingrandimento sull'età evolutiva, che ha specificità e peculiarità rispetto all'età adulta, che si può intervenire precocemente", evidenzia Elisa Fazzi, presidente Sinpia.
"La domanda di interventi in questo ambito è in continua crescita. Si tratta di una vera emergenza di sanità pubblica con un'inevitabile ricaduta su aspetti sociali, umani ed economici in tutti i Paesi del mondo. Il peso globale dei disturbi mentali nell'età dello sviluppo continua a crescere anche in Italia", aggiunge Fazzi.
Secondo uno studio collaborativo policentrico coordinato dalla Neuropsichiatria Infantile dell'Università di Torino, diretta da Benedetto Vitiello, Neuropsichiatra infantile di fama internazionale, le richieste di visite neuropsichiatriche infantili urgenti sono aumentate negli ultimi anni: "Abbiamo analizzato i dati di nove ospedali italiani che hanno raccolto circa 25000 visite neuropsichiatriche urgenti rivolte a bambini e adolescenti dal 2018 al 2021 e abbiamo potuto registrare un drammatico incremento di visite soprattutto per quanto riguarda i disturbi dell'alimentazione, in particolare l'anoressia, e disturbi quali autolesionismo o comportamenti suicidali, in soggetti in età adolescenziale con una prevalenza del sesso femminile", commenta Vitiello.
Per comprendere il fenomeno basti pensare che gran parte dei quadri depressivi esordiscono in adolescenza (1 femmina su 4 e 1 maschio su 10), ma spesso sono preceduti da altri disturbi come ad esempio quello del sonno, il 59% dei casi di disturbi della condotta alimentare ha tra i 13 e 25 anni di età, il 6% ha meno di 12 anni, e che il suicidio rappresenta la prima causa di morte in Italia tra gli adolescenti (dato 2019). Gli esordi precoci di queste patologie sono, inoltre, associati a quadri più gravi e complessi.