confermato il sostegno

Fabio Panetta al Gemelli per i 30 anni della Fondazione per l'Oncologia Pediatrica

A Roma il governatore incontra piccoli pazienti, famiglie, medici e operatori sanitari del reparto di Oncologia Pediatrica, diretto dal professor Antonio Ruggiero

09 Ott 2024 - 16:47
 © Ufficio stampa

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È un dipinto realizzato con la tecnica "Ebru" il dono che i piccoli pazienti ricoverati presso l’Oncologia Pediatrica del Policlinico Gemelli hanno offerto al governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta, in visita lo scorso 7 ottobre. Un regalo speciale, che rappresenta anche un esempio concreto di cosa sia l’umanizzazione delle cure e del sollievo che l’arte può regalare a chi si trova ad affrontare un periodo molto difficile. La tecnica "Ebru" consiste nel dipingere sull’acqua, per poi trasferire su una tela quelle forme e quei colori, appoggiandovela sopra. Ed è una tecnica antica che viene dall’antico oriente, là dove sorge il sole insieme alla speranza di un nuovo giorno.

La visita del governatore

 L’occasione? Il Trentennale della Fondazione per l’Oncologia Pediatrica, da sempre fortemente voluta e sostenuta da Banca d’Italia.

Per questa visita il governatore, accompagnato dal segretario del direttorio di Banca d’Italia Gian Luca Trequattrini è stato accolto dal rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore Elena Beccalli, dal presidente di Fondazione Gemelli Daniele Franco e dal direttore Generale Marco Elefanti. Insieme a loro il direttore della UOC di Oncologia Pediatrica del Gemelli Antonio Ruggiero e il vicepreside della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica Alessandro Sgambato.

“Le valutazioni sull’Oncologia Pediatrica del Gemelli che abbiamo ricevuto dagli esperti – ha ricordato il Governatore della Banca d’Italia Panetta – sono state unanimi sia per l’attività clinica che per quella di ricerca di nuove cure per i piccoli pazienti: tutti l’hanno descritta come un centro di eccellenza. Il Policlinico Gemelli nel suo complesso – ha aggiunto - rappresenta naturalmente una garanzia, ma ricevere questi attestati di stima ha ulteriormente motivato il Direttorio della Banca d’Italia a rinnovare il proprio sostegno alla Fondazione per l’Oncologia Pediatrica”.

Confermato il sostegno di Bankitalia alla Fondazione

  Una vicinanza preziosa e qualificante quella che la Banca d’Italia offre da trent’anni alla Fondazione per l’Oncologia Pediatrica del Gemelli e che ha permesso di portare avanti la ricerca di base sui tumori cerebrali dei bambini, neoplasie molto diverse da quelle dell’adulto, che necessitano dunque di progetti di ricerca e di gruppi di lavoro dedicati. “Una leva importante anche per le università - ha affermato il Rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, professoressa Elena Beccalli - è poter contare su un orizzonte di lungo periodo per i finanziamenti, fondamentali non solo per sostenere progetti di ricerca pluriennali, ma anche per attrarre giovani e talentuosi ricercatori italiani. Anche per questo, il sostegno trentennale della Banca d’Italia è un esempio virtuoso nel contesto italiano. La decisione del Governatore di rinnovare il suo rilevante contributo alla Fondazione per l’Oncologia Pediatrica conferisce certezza e solidità a tanti progetti di ricerca, che in non pochi casi prevedono anni di studio”.

I ringraziamenti del presidente di Fondazione Gemelli

 “La reputazione di un grande Policlinico come il Gemelli – ha sostenuto il presidente di Fondazione Gemelli IRCCS, Daniele Franco - si costruisce e viene rafforzata anche dalla vicinanza trentennale della Banca d’Italia; è un attestato di stima prestigioso che oltre a dare un supporto concreto per la ricerca in quest’area clinica così delicata per la salute dei bambini, ci inorgoglisce e ci spinge a fare sempre meglio”.

“Rivolgiamo un particolare ringraziamento al governatore Panetta per questo suo caloroso gesto di vicinanza e di affetto nei confronti dei nostri bambini e delle loro famiglie – ha affermato il professor Antonio Ruggiero, direttore della UOC di Oncologia Pediatrica, associato di pediatria all’Università Cattolica e presidente della Fondazione per l’Oncologia Pediatrica, nata nel 1994 su iniziativa della Banca d’Italia e dell’Associazione Genitori Oncologia Pediatrica. La visita è una spinta a proseguire nel lavoro quotidiano di assistenza clinica e di ricerca, con l’obiettivo di individuare terapie sempre più efficaci per i tumori pediatrici.

I risultati

 Il traguardo dei 30 anni di attività della Fondazione per l’Oncologia Pediatrica è segnato da importanti conquiste nel campo delle cure. Il continuo sostegno operato dalla Fondazione ai programmi di ricerca pre-clinica e clinica nel corso degli anni ha portato a progressi significativi nella comprensione dei meccanismi di sviluppo e crescita dei tumori pediatrici, in particolare di quelli cerebrali, nonché all’identificazione di nuovi bersagli terapeutici, fornendo così un punto di partenza per lo sviluppo di farmaci ‘intelligenti’, necessari ad aiutare bambini e adolescenti con tali patologie nel percorso verso la guarigione.

Allo stesso tempo, la Fondazione per l’Oncologia Pediatrica, ha assiduamente sostenuto nuove aree di intervento, attraverso progetti indirizzati alla promozione delle cure, favorendo tutte quelle iniziative finalizzate a incrementare e valorizzare l’umanizzazione dell’assistenza al bambino oncologico e alla sua famiglia, alleviando così il senso di isolamento in ospedale e facilitandone il rientro nelle attività della vita quotidiana al termine del percorso di cure”.

L'incontro con i pazienti

 Al termine della parte ufficiale della visita, il governatore Panetta ha fatto visita ai piccoli ricoverati in Oncologia Pediatrica. Più che le parole, qui sono stati gli sguardi e i gesti a parlare. Un piccolo paziente con il costume di Spiderman ha offerto al governatore il dipinto-cadeaux, invitandolo subito dopo a ‘dargli il cinque’. Una giovane ragazza, intenta a dipingere nel laboratorio di pittura del reparto, si è commossa vedendo i visitatori, le sue emozioni subito accolte nell’abbraccio protettivo della sua psicologa. Infine, il momento più toccante, quando il governatore ha offerto un dono al più giovane paziente ricoverato, un bimbo di appena un anno. È per loro che la ricerca deve essere sostenuta, con tutti i mezzi. Perché questi bambini, e gli altri che arriveranno in questo reparto dalle cure complesse, meritano un futuro migliore, pieno di sorrisi.

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