LO STUDIO

La gravidanza modifica il cervello delle donne

Secondo una ricerca americana, molte aree cerebrali si riducono, ma si rafforzano le connessioni tra le cellule nervose. Gli esperti: "È una metamorfosi"

16 Set 2024 - 17:12
 © -afp

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La gravidanza è un periodo di grandi cambiamenti. Questi ultimi riguardano anche il cervello delle donne. Infatti, alcuni ricercatori dell'Università della California a Santa Barbara hanno scoperto che la gravidanza modifica quasi completamente l'anatomia di questo organo: molte aree si restringono mentre al loro interno si rafforzano le connessioni fra le cellule nervose. La ricerca è pubblicata sulla rivista Nature Neuroscience.  

Per la prima volta i ricercatori hanno ricostruito questa metamorfosi come in un film, grazie all'osservazione prolungata nel tempo della plasticità e della capacità di adattamento del più complesso degli organi. "Finora non avevamo mai visto il cervello nel bel mezzo di questa metamorfosi", ha detto la coordinatrice della ricerca Emily Jacobs

Come cambia il cervello con la gravidanza?

 Mentre il volume della materia grigia e lo spessore della corteccia si riducono, la struttura della materia bianca migliora e lo stesso avviene nel liquido cerebrospinale (cefalorachidiano) e nelle cavità (ventricoli) in cui questo viene prodotto. I cambiamenti sono stati ricostruiti grazie alle immagini del cervello di una donna di 38 anni ottenute con la risonanza magnetica e rilevate da tre mesi prima del concepimento a due anni dopo il parto. Le immagini sono state poi confrontate con quelle di otto individui di controllo.

Necessari nuovi studi

 I dati, liberamente accessibili alla comunità scientifica, sono un punto di partenza sia per studiare il cervello in dettaglio, sia per la medicina di genere. Ottenerli "è stato un tour de force", ha detto ancora Jacobs. "È solo l'inizio", ha aggiunto, perché serviranno nuovi studi per capire l'impatto a lungo termine della gravidanza sul cervello, bisognerà fare ricerche su una popolazione più ampia e raccogliere nuovi dati per capire le eventuali implicazioni in problemi come la depressione post-partum e l'invecchiamento cerebrale.

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