PER RIDURRE LE MORTI

Il fumo uccide una persona ogni sei secondi, Oms: "Aumentare le tasse"

Per l'organizzazione è la misura più efficace per diminuire le morti. Le e-cig sarebbero controproducenti secondo l'Istituto superiore di sanità. Il Veneto è la regione italiana con meno fumatori

30 Mag 2014 - 14:01
 © sito-ufficiale

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Il vizio della sigaretta uccide una persona nel mondo ogni sei secondi. Lo ricorda l'Organizzazione mondiale della sanità a ridosso della giornata mondiale contro il fumo del 31 maggio. La contromisura proposta dall'organo internazionale è l'aumento delle tasse sulle sigarette. Poco efficaci si rileverebbero, invece le sigarette elettroniche. In Italia, la regione con meno tabagisti è il Veneto.

Più tasse meno morti - L'Organizzazione mondiale della sanità ha esortato tutti i Paesi ad aumentare le tasse sul tabacco per incoraggiare i fumatori a smettere e per impedire ad altre persone di diventare dipendenti da tabacco. Secondo l'Oms, con un aumento delle tasse sul tabacco del 50%, il numero di fumatori diminuirebbe di 49 milioni entro i prossimi tre anni salvando 11 milioni di vite nel mondo.

I calcoli dell'Oms - Per Margaret Chan, direttrice generale dell'Oms, "aumentare le tasse sul tabacco è il modo più efficace per ridurne il consumo e salvare vite umane". L'aumento dei prezzi del tabacco risulta particolarmente efficace nel dissuadere i giovani dal cominciare a fumare. L'Oms ha calcolato che se tutti i paesi aumentassero le tasse su tabacco del 50% per ogni confezione, i governi guadagnerebbero 101 miliardi di dollari di fatturato globale supplementare. L'Oms ricorda che il consumo di tabacco è la principale causa di morte evitabile al mondo. Il tabacco uccide quasi 6 milioni di persone ogni anno, tra i quali 600mila fumatori passivi.

E-cig controproducenti - Dopo un iniziale boom, crolla l'uso della sigaretta elettronica, in un anno più che dimezzato. Gli utilizzatori sono passati dal 4,2% del 2013 all'1,6% del 2014. A dirlo è il rapporto dell'Istituto superiore di sanità (Iss). Dall'indagine, condotta in collaborazione con l'Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, emerge che compare quest'anno chi, tra gli utilizzatori della e-cig, dichiara di aver aumentato il numero di sigarette tradizionali (1,7%) e chi ha iniziato a fumarne sebbene prima non avesse questa abitudine (12,1%).

In Italia, Veneto virtuoso - Secondo i dati del sistema di sorveglianza nazionale (Passi) 2013 il Veneto, con 773 mila fumatori, è la regione italiana con la concentrazione più bassa di amanti della sigaretta (23,4%), rispetto alla media nazionale del 27,2% e registra nel contempo un rilevante abbassamento dei fumatori nella fascia 18-24 anni che è passata dal 32% del 2007 al 29% del 2013.

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