Uno studio internazionale rivela che le colonne vertebrali di alcune persone sono meno adatte alla posizione eretta perché simili a quelle degli scimpanzè
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Il mal di schiena potrebbe essere colpa di un'eredità "scomoda" lasciataci dai nostri antenati primati. Una ricerca dell'università scozzese di Aberdeen ha infatti rivelato che le colonne vertebrali di alcune persone sarebbero meno adatte a camminare erette perché molto simili a quelle presenti negli esemplari di scimpanzé. Questa caratteristica risulta più accentuata nei soggetti che soffrono di specifiche patologie come l'ernia del disco.
Protuberanze scimmiesche - Gli studiosi hanno confrontato 141 vertebre umane, 56 vertebre di scimpanzé e 27 vertebre di esemplari di orangotango, riscontrando differenze significative nella forma. Dalla loro osservazione è però emerso che tra le vertebre umane ve ne erano 54 con protuberanze chiamati nodi di Schmorl - che evidenziano la presenza di ernia del disco - più vicine nella forma a quelle degli scimpanzé, piuttosto che a quelle umane senza protuberanze.
Come gli scimpanzé - "Le nostre vertebre sono cambiate mano a mano che ci siamo evoluti, utilizzando per muoverci due gambe piuttosto che quattro", spiega Mark Collard, ricercatore della Aberdeen University. "Tuttavia - aggiunge - l'evoluzione non è perfetta e alcune caratteristiche vertebrali, come quelle che abbiamo identificato simili agli scimpanzé, potrebbero essere rimaste. Il risultato è che alcune persone hanno vertebre che sono meno in grado di sopportare la pressione di camminare su due piedi".