L'indagine rivela anche come sia semplice per i ragazzi acquistare sigarette tradizionali o elettroniche, nonostante il divieto di vendita ai minori
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Inizia già a 10 anni e, nella fascia d'età tra i 13 e 15 anni, un ragazzo su cinque fuma sigarette tradizionali. Sono i dati italiani raccolti nell'ambito del sistema di sorveglianza Global Youth Tobacco Survey, un'indagine che coinvolge 180 Paesi sull'uso del tabacco fra i giovani, promossa dall'Organizzazione mondiale della sanità. Il dossier registra anche un boom per le sigarette elettroniche utilizzate dal 18% degli intervistati.
L'indagine rivela anche come sia relativamente semplice per i ragazzi acquistare sigarette tradizionali o elettroniche, nonostante viga il divieto di vendita ai minori, e come la scuola non sia ancora percepita, pur essendo il fumo vietato sia all'interno sia all'esterno degli istituti, come un luogo dove non si possa fumare. La terza raccolta dati della Sorveglianza Gyts è stata effettuata in Italia nell'anno scolastico 2017-2018. L'indagine ha coinvolto 33 scuole secondarie di primo grado e 33 scuole secondarie di secondo grado, per un totale di quasi 1.700 studenti coinvolti.
Boom delle e-cig - Nel nostro Paese, le ragazze sono fumatrici abituali di sigaretta tradizionale nel 24% dei casi contro il 16% dei coetanei maschi, mentre per quanto riguarda la sigaretta elettronica sono i ragazzi ad usarla abitualmente di più (22% contro 13%). I dati mostrano, inoltre, che in soli 4 anni la diffusione della e-cig è diventata paragonabile a quella della sigaretta tradizionale: i fumatori abituali sono più che raddoppiati (attestandosi ora al 18%) mentre i consumatori occasionali sono aumentati del 60% (ora sono il 44%).
Quanto all'idea di smettere, è alta la percezione dei ragazzi di poter abbandonare le sigarette quando vogliono (81%), tuttavia solo poco più della meta' ha tentato realmente di farlo negli ultimi 12 mesi e solo 1 su 2 ha ricevuto un aiuto per riuscirci. Un ragazzo su 2 riferisce poi di essere stato esposto al fumo passivo in casa. A scuola si riduce la percentuale di insegnanti che fumano all'interno degli istituti passando dal 44% del 2010 al 14% del 2018, cosi' come quella degli studenti che scende da 56% del 2010 al 29% del 2018.
Acquisti facili - A preoccupare è pure il facile accesso all'acquisto di sigarette nelle tabaccherie malgrado l'inasprimento della normativa, che prevede il ritiro della licenza del gestore nel caso di vendita a minori: il 20% dei ragazzi riferisce di acquistare sigarette nelle tabaccherie e ben il 68% di questi afferma che nessuno gli ha rifiutato la vendita a causa della minore età.
Quanto all'e-cig, 8 ragazzi su 10 la ottengono da un amico. Tra chi tenta invece l'acquisto da un rivenditore, il 76% non ha ricevuto il rifiuto di vendita per minore età, previsto anche per le e-cig. Dati molto preoccupanti per il presidente della Società italiana di pediatria, Alberto Villani: "Tutto ciò è la conseguenza della totale disattenzione che c'è rispetto all'età evolutiva, al di là di annunci o iniziative spot. Ed è innanzitutto la scuola che deve essere luogo di formazione".