Uno studio dell'Università del Maryland apre a nuova possibilità per arrivare a una cura. Gli scienziati lavorano per individuare un cocktail di fattori di crescita dal quale sviluppare un farmaco
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Dopo decine di sperimentazioni, un team dell'Università del Maryland ha isolato per la prima volta le cellule staminali del nervo ottico. Il risultato raggiunto apre a nuove possibilità per arrivare a cure per malattie come il glaucoma, che oggi non sono trattabili.
La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Pnas. Il nervo ottico trasporta le informazioni visive trasformate in segnali nervosi nella retina, cui è connesso da un capo: le sue fibre si estendono fino alla corteccia visiva nel cervello dove l'informazione viene tradotta in immagini. Nel glaucoma il nervo viene danneggiato da pressione intraoculare alta per ristagno di liquidi.
È da tempo che si va alla ricerca delle staminali del nervo, per sfruttarne il potenziale rigenerativo. I ricercatori le hanno isolate dopo 53 esperimenti con anticorpi e marcatori molecolari specifici per attaccarsi a staminali del sistema nervoso.
Gli scienziati hanno scoperto che le staminali funzionano per supportare la crescita del nervo e ripararlo e per rilasciare sostanze utili ad isolare le fibre in modo che possano trasmettere il segnale elettrico senza disperderlo.
Le staminali rilasciano anche un cocktail di fattori di crescita che secondo il coordinatore della ricerca Steven Bernstein sarà fondamentale identificare. Una volta scoperte queste molecole, si potrebbe sviluppare un farmaco in grado di esercitare sul nervo gli stessi effetti rigeneranti delle staminali.