Questa comune forma di mal di testa ha delle ripercussioni anche sul sistema sanitario: "Ogni persona costa 2.648 euro l'anno"
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Uno studio internazionale, il My migraine voice survey, ha dimostrato che soffrire di emicrania riduce del 46% la produttività lavorativa. Questa forma comune di mal di testa colpisce ben nove milioni di italiani e influenza negativamente anche le più comuni attività quotidiane. L'indagine è stata condotta su un campione di 11.266 persone, residenti in 31 diversi Paesi, che soffrono, o hanno sofferto, di questo disturbo.
Più di un intervistato su tre (circa il 37%) ha dichiarato di aver soffferto di emicrania per oltre 16 anni e circa la metà delle persone colpite ha lamentato problematiche nello svolgimento di diverse mansioni. I disagi creati da questo tipo di mal di testa si manifestano soprattutto nel lavoro. In media, il 60% del campione preso in esame si è assentato per quasi una settimana lavorativa (4,6 giorni) in un mese.
Tutto ciò ha anche un costo a livello sanitario. Nel nostro Paese, ha sottolineato Paolo Martelletti, presidente della Federazione europea delle cefalee, "il costo annuo pro-capite per farmaci, ricoveri, accessi al pronto soccorso, visite ed esami varia da 829 euro per la forma episodica a 2.648 euro per la forma cronica". Ma potrebbe esserci una speranza in grado di aiutare sia i malati sia il sistema sanitario nazionale. "Sarà disponibile entro l'anno in Italia - ha concluso Martelletti - un anticorpo monoclonale che potrà aiutare a rendere gestibile la malattia".