L'aumento della trasmissione di malattie sessuali è portata anche dalla moda della ceretta intima, picco di casi in Europa e Usa
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Il monito arriva da ricerche universitarie condotte in Spagna e Stati Uniti: la depilazione totale delle parti intime può causare infezioni. Il rischio è quello della contrazione di cinque tipi di malattie, come herpes, funghi e anche sifilide. I casi sono in aumento negli ultimi anni, a rischio la salute dei giovanissimi a causa delle patologie trasmissibili sessualmente.
L'avviso arriva dall'Accademia spagnola di Dermatologia di Barcellona e dall'Health Center della Western Washington University. Il fenomeno quindi riguarda soprattutto i continenti europeo ed americano, dove questa tendenza è più diffusa; il numero dei casi è segnalato come in forte crescita. La depilazione totale della zona genitale è rischiosa per sé e per gli altri, a causa di infezioni trasmissibili durante il rapporto sessuale. Le infezioni sono causate dalla rimozione totale del pelo, che può portare alla comparsa di verruche genitali e del Papilloma virus (Hpv).
Non depilare totalmente la zona pubica sarebbe quindi una necessità per difendersi da malattie veneree e da infezioni come l'herpes. I ricercatori descrivono infatti come "assurda" questa moda, paragonandola all'eventuale epilazione di palpebre e sopracciglia. Il pericolo è esteso sia agli uomini che alle donne e il preservativo lo limiterebbe solo in parte.
Cosa si rischia - Sono cinque le patologie riconducibili alla depilazione genitale e alle piccole ferite che questa provoca: condilomi (verruche, papillomi), herpes (febbre), forti irritazioni (funghi, tigna) impetigine (stafilococco o streptococco infezioni batteriche) e addirittura sifilide. Lo sfregamento della pelle tra le persone può portare a microrganismi sottocutanei e a conseguenti problemi.