"I numeri forniti dimostrano una scarsa attenzione verso patologie che possono provocare la perdita progressiva della vista, come l'edema maculare diabetico", commenta il prof. Giuseppe Querques, specialista in Oftalmologia dell'Università Vita-Salute, IRCSS San Raffaele, Milano
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Le retinopatie e le maculopatie, patologie oculari gravi che comportano la progressiva perdita della vista, sono anche tra le più insidiose perché "silenziose": si sviluppano senza sintomi evidenti sino a quando lo stadio non è così avanzato da compromettere la capacità di leggere, scrivere, riconoscere il volto delle persone, e compiere gesti anche semplici come infilare le chiavi nella serratura o versare l'acqua nel bicchiere. "Proprio per questo è fondamentale sottoporsi a controlli preventivi regolari, specialmente nelle fasce di popolazione più a rischio" è questo l’appello che lancia Massimo Ligustro, presidente del Comitato Macula, l'Associazione dei pazienti affetti da maculopatia e retinopatia, a tutta la popolazione over 50, considerata la fascia più esposta, e in particolare a chi soffre di patologie predisponenti come il diabete.
I dati - L'allarme arriva all'indomani di una recente indagine svolta da TestaLaVista, lo strumento di prevenzione online promosso dal Comitato Macula, dopo quasi due anni di attività e di raccolta dati. Oltre 40mila i partecipanti, di cui 17mila di età superiore ai 55 anni: di questi, ben il 50% ha dichiarato di non aver svolto negli ultimi due anni una visita oculistica completa. Percentuale che sale al 54% se si considera la fascia d’età 55-64 anni e che si attesta sul 46% se si fa riferimento agli over 65 anni.
"I numeri forniti dal Comitato Macula dimostrano una scarsa attenzione verso patologie che possono provocare la perdita progressiva della vista, come l'edema maculare diabetico - commenta il prof. Giuseppe Querques, specialista in Oftalmologia dell'Università Vita-Salute, IRCSS San Raffaele, Milano -. Patologie che, invece, se individuate e trattate precocemente, potrebbero essere tenute sotto controllo con ottimi risultati. Il mio invito ai cinquantenni che non si siano mai sottoposti a una visita oculistica completa, è di farlo il prima possibile. Il medico svolgerà un accurato esame del fondo oculare e, qualora lo ritenga necessario, potrà sottoporre il paziente a un eventuale esame OCT (tomografia a coerenza ottica) o indirizzarlo presso un centro oculistico dotato di questo macchinario sofisticato ma oggigiorno di largo utilizzo e diffusione.”
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Attenzione al diabete! - Un fattore che aumenta esponenzialmente il rischio di sviluppare le patologie della retina e della macula è il diabete, in particolare in relazione all'edema maculare (EMD), che rappresenta una delle prime cause di cecità nel mondo. Esiste dunque una stretta correlazione fra diabete e gravi patologie oculari: un importante fattore di rischio che sembra, però, non aver raggiunto un alto livello di consapevolezza tra i pazienti. Secondo l'indagine di TestaLaVista, tra coloro che non si sono rivolti all'oculista per una visita completa negli ultimi due anni, il 15% ha dichiarato di essere diabetico o di non escludere di esserlo. Eppure, il rischio non è da sottovalutare: basti pensare che dei 3.200.000 diabetici presenti in Italia, 1.120.000 presentano una retinopatia diabetica (35%), mentre 218.000 vengono colpiti da edema maculare diabetico (6,8%).
Retinopatie e maculopatie sono patologie gravi, che possono pregiudicare la sfera professionale - arrivando alla perdita del posto di lavoro - così come quella sociale e personale, con un impatto notevole sulla qualità della vita di chi ne soffre e della sua famiglia. Le migliori armi per individuare e contrastare i primi segnali sono prevenzione e diagnosi precoce, rivolte in particolare alla fascia della popolazione "senior", più soggetta a questi rischi a causa dell'invecchiamento della retina e di un'eventuale, prolungata esposizione al diabete.
TestaLaVista: strumento di conoscenza e prevenzione - Per favorire la conoscenza e agevolare la prevenzione per una diagnosi precoce delle maculopatie e retinopatie, il Comitato Macula ha promosso TestaLaVista, un test online di autovalutazione gratuito e immediato che contribuisce a individuare i segnali di disturbi visivi associabili a queste problematiche. TestaLaVista, già adottato da diverse Istituzioni della Regione Liguria, offre anche un punto di ascolto a chi dovesse risultare positivo e un primo indirizzamento al migliore percorso di diagnosi e di cura. "La maculopatia è entrata nella mia vita dieci anni fa, facendomi scoprire, solo a quel punto, di essere diabetico e sconvolgendo la mia vita -. racconta Ligustro -. Credo fortemente in questo test, sebbene non sostituisca in alcun modo la visita oculistica completa. Sottoporsi al test non costa nulla, non è invasivo, non è complicato. Pochi minuti per capire se gli occhi potrebbero necessitare di controlli più accurati ed essere indirizzati da un operatore del Comitato Macula verso il percorso migliore di diagnosi e cura. Uno sforzo minimo, insomma, per salvare la propria vista".
TestaLaVista offre un test online basato sull'osservazione di una serie di immagini a partire dalla griglia di Amsler, un metodo già collaudato dagli oculisti per intercettare con efficacia gli indizi di disturbi visivi associabili a problematiche maculari e retiniche.
Le battaglie del Comitato Macula - TestaLaVista è solo una delle iniziative del Comitato Macula per la prevenzione e la diagnosi precoce delle maculopatie. "Con le ASL 3 e 4 della provincia di Genova stiamo portando avanti un progetto di telemedicina nei Comuni dell'entroterra, sottoponendo gratuitamente a screening della vista i cittadini a rischio - continua Ligustro -. Per sensibilizzare sui danni derivanti dalla perdita della patente di guida come conseguenza dell'ipovisione, stiamo lavorando per avviare istituzionalmente la campagna 'Occhio alla strada', coinvolgendo i Comuni, le autoscuole, i medici di Medicina generale e le farmacie".
"Sul fronte della politica sanitaria - prosegue Ligustro -. ci stiamo battendo per l'inserimento della maculopatia nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). Infine, per fornire conoscenza, supporto e condivisione della patologia, stiamo costruendo 'Macula Care', la prima comunità digitale di persone con disabilità visiva".