I DATI

Morbillo, 1.045 casi in Italia nel 2024: il 90% non era vaccinato

La patologia è potenzialmente pericolosa soprattutto per i più piccoli. Secondo gli esperti il vaccino, sicuro ed efficace, "rimane lo strumento principale per contrastare la malattia"

16 Gen 2025 - 12:25
 © ansa

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Nel 2024 in Italia sono stati segnalati 1.045 casi di morbillo. Ben il 90% dei contagi è stato registrato tra persone non vaccinate. Circa un terzo dei casi (34,6%) ha riportato almeno una complicanza dall'infezione e in quasi la metà (49,5%) è stato necessario il ricovero. "L'aumento dei contagi nel 2024 è significativo, e riflette quello registrato in tutta Europa e segnalato più volte dall'Ecdc", ha commentato Anna Teresa Palamara, che dirige il Dipartimento di Malattie Infettive dell'Istituto Superiore di Sanità.

Il morbillo è una patologia potenzialmente pericolosa soprattutto per i più piccoli, ma anche per gli adulti. Il vaccino, sicuro ed efficace, "rimane lo strumento principale a disposizione per contrastare questa malattia".

Le Regioni più colpite dal morbillo

 Delle 18 Regioni che nel 2024 hanno riportato casi di morbillo, otto (Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna, Sicilia, Campania, Toscana, Abruzzo, Liguria) rappresentano l'85,1% delle segnalazioni complessive (889 su 1.045). L'incidenza più elevata è stata osservata nella Provincia Autonoma di Bolzano (67 casi per milione abitanti), seguita da Sicilia (37,3), Abruzzo (37), Lazio (35), Emilia-Romagna (31,6) e Liguria (29,2). A livello nazionale, l'incidenza nel periodo è stata pari a 17,7 casi per milione di abitanti.

Le fasce d'età più colpite dal morbillo

 L'età media dei casi segnalati è di 30 anni. Oltre la metà dei contagiati (51,7%) ha un'età tra 15 e 39 anni, mentre il 23,7% ha più di 40 anni. Tuttavia, l'incidenza più elevata è stata osservata nella fascia 0-4 anni (79 casi per milione). Sono stati segnalati 50 casi in bambini con meno di un anno di età (126,9 casi per milione).

La percentuale di non vaccinati

 Lo stato vaccinale è noto per 975 casi dei 1.045 segnalati (93,3%): 878 casi (90,1%) erano non vaccinati al momento del contagio, 57 pazienti (5,8%) erano vaccinati con una sola dose e 33 (3,4%) con due dosi. Per i rimanenti sette casi (0,7%) non era noto il numero di dosi somministrate. Circa un terzo dei casi (il 34,6%) ha riportato almeno una complicanza, come epatite e aumento delle transaminasi (156) e polmonite (114). Un giovane non vaccinato ha sviluppato un'encefalite. Per il 49,5% dei casi (517 persone) è stato riportato un ricovero ospedaliero e per un ulteriore 18,8% (196 casi) una visita in Pronto Soccorso.

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