Filippo Anelli, numero uno di FNOMCeO, avverte soprattutto giovani e giovanissimi che fanno ricerche online per la loro salute di rischi e pericoli: "Sempre meglio l'osservazione del paziente durante la visita, che consigli dal Web". E sulla chirurgia estetica...
di Gabriella Persiani© Ansa
Oggi che anche i medici possono utilizzare i social media come vetrina per raggiungere i più giovani, alcuni consigli per districarsi in quella che può trasformarsi una "giungla di influencer" della sanità arrivano da Filippo Anelli, presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (FNOMCeO). E i suggerimenti sono rivolti soprattutto a giovani e giovanissimi che sempre più navigando online credono di trovare lì informazioni e rimedi per la propria salute, non ricorrendo così al camice bianco in carne e ossa.
"La vicenda della 22enne siciliana che aveva trovato su TikTok l'inserzione della clinica romana per la rinoplastica è di per sé drammatica, - commenta a caldo a Tgcom24 Anelli. - Posso solo augurarmi che non ci siano state leggerezze. Purtroppo l'imponderabile in medicina è sempre possibile". "Certo, - aggiunge - complesso è il tema della chirurgia estetica, dal momento che non esiste in Italia una specializzazione particolare in medicina estetica, ma consiglio di verificare sempre con appositi strumenti che il medico che si pubblicizza sui social media sia davvero un medico con tutti i titoli per esercitare".
"È possibile - spiega Anelli a Tgcom24 - anche attraverso il portale della FNOMCeO stabilire se chi si propone sul Web sia davvero un medico: basta inserire il nominativo completo per evitare omonimie e la città. Così si vede subito se questa persona può esercitare e ha i titoli. Più complessa, invece, è la questione dei chirurghi estetici".
"Non esiste - sottolinea Anelli a Tgcom24 - una specializzazione specifica in medicina estetica, ma i medici che la praticano dovrebbero avere fatto un percorso specialistico e avere esperienza. Consiglio, quindi, di verificare se il nominativo trovato magari sui social sia presente negli elenchi online di società scientifiche che forniscono di per sé requisiti di credibilità a partire dalla formazione con master e corsi post-universitari".
"Esorto chi pensa di curarsi online a preferire sempre visite di persona dallo specialista, perché la cosiddetta "medicina online" non può mai essere esaustiva rispetto a quanto può osservare su un paziente un medico nel corso di un consulto specialistico in studio", conclude Anelli a Tgcom24.