L'obiettivo è promuovere la prevenzione sul cancro alla prostata e ai testicoli. La Lilt aderisce con l'iniziativa "Non facciamocene un baffo"
Novembre è diventato ormai da qualche anno il mese dedicato alla prevenzione dei tumori maschili. Per aderire alla raccolta fondi e promuovere la diagnosi precoce del cancro alla prostata e ai testicoli, ci si fa crescere baffi. Sono centinaia gli utenti che hanno pubblicato una loro foto sui social per sostenere Movember, il nome dato alla campagna frutto di un mix tra moustache, "baffo", e november, "novembre".
Tra le iniziative che rientrano nella macro-campagna di Movember, c'è anche quella promossa dalla Lega italiana per la lotta contro i tumori (Lilt) di Milano, dal titolo Non facciamocene un baffo. L'obiettivo dichiarato è quello di "insegnare agli uomini a prendersi cura della propria salute, sottoponendosi a controlli periodici per una diagnosi precoce del tumore della prostata". Per l'occasione la Lilt offrirà visite gratuite per tutto il mese di novembre agli uomini nei suoi spazi prevenzione di Milano, Sesto San Giovanni, Cernusco sul Naviglio, Concorezzo e Novate Milanese.
Il cancro alla postata - Quello alla prostata è il tumore più frequente negli uomini e rappresenta oltre il 20% di quelli diagnosticati nei soggetti over 50. In Italia colpisce circa 42mila persone l'anno, con una sopravvivenza che si attesta intorno al 91% a 5 anni dalla diagnosi. Sono ancora molto pochi gli italiani che si sottopongono a visite urologiche periodiche, rileva la Lilt.
I numeri - L'iniziativa è partita nel 2003 Melbourne, dall'idea di quattro amici, per poi diffondersi a macchia d'olio grazie anche al contributo dei social network. Da allora, sono stati raccolti oltre 600 milioni di dollari e finanziati 800 programmi in 21 Paesi.
Come funziona - Movember sfida gli uomini a farsi crescere i baffi per i trenta giorni di novembre, con l'obiettivo di "cambiare faccia alla salute maschile". Bisogna registrarsi al sito e cominciare la crescita dei baffi partendo dalla faccia rasata. Chi partecipa deve sponsorizzare l'iniziativa e parlarne con lo scopo di aumentare la raccolta dei fondi.