Pasta amica dell'alimentazione sanaFa ingrassare? Niente di più falso
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Nutrizionisti ed esperti la esaltano in occasione del World Pasta Day
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La pasta è un'alleata della sana alimentazione. Non è vero che faccia ingrassare né che il glutine sia un nemico per chi non è affetto da celiachia. A sfatare i falsi miti che ruotano attorno al prodotto cardine della dieta mediterranea intervengono gli esperti. Fusilli, spaghetti, rigatoni, e chi più ne ha più ne metta saranno celebrati il 24 ottobre durante il World Pasta Day che si terrà a Buenos Aires. L'evento è promosso dall'International Pasta Organisation, in collaborazione con l'Associazione delle industrie del dolce e della pasta italiane.
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Fa bene alla salute - La dieta mediterranea, sinonimo di salute e prevenzione, è stata riconosciuta dall'Unesco come patrimonio immateriale dell'umanità. Uno dei principi cardine su cui poggia è che nell'ambito dell'apporto energetico totale giornaliero, il 55-60 % di kcal provenga dai carboidrati, energia pulita che non sottopone i reni e il fegato ad un superlavoro.
Il nutrizionista Pietro Antonio Migliaccio commenta: "Questo alimento, con i suoi carboidrati complessi a lento assorbimento, evita all'organismo bruschi e repentini picchi glicemici e, rispetto ad altri alimenti ricchi di zuccheri, garantisce un quasi immediato e prolungato senso di sazietà grazie alla presenza dell'amido. Grazie al suo basso indice glicemico riduce la possibilità di situazioni prediabetiche. Inoltre, i carboidrati complessi sono indicati anche per chi soffre di pressione alta. L'amido, infatti, se abbinato ad alimenti di origine vegetale, apporta un basso introito di sodio".
Non fa ingrassare - Cento grammi di pasta di semola di grano duro forniscono un apporto energetico pari a circa 360 kcal, di cui circa il 72% sotto forma di carboidrati complessi, il 12% di proteine e un contenuto in grassi quasi trascurabile.
Se consumata con un condimento semplice (pomodoro, ortaggi e formaggio grattugiato) e un filo di olio extravergine di oliva, una porzione di 80 grammi di pasta asciutta non fornisce più di 400 kcal. Anche nelle sue ricette più ricche e gustose, difficilmente supera le 550-600 kcal per porzione, quindi si adatta alle esigenze nutrizionali tipiche della moderna e sana alimentazione.
Inoltre, contiene l'amido, carboidrato complesso che – una volta digerito - viene assorbito come zucchero semplice e inviato alle cellule. Tale processo richiede molto tempo ed è per questo che la pasta sopisce la fame a lungo.
Quella senza glutine non fa dimagrire - Luca Piretta, medico nutrizionista e gastroenterologo dell'associazione Società italiane delle scienze dell'alimentazione precisa: "In Italia solo l'1% della popolazione è affetta da celiachia, purtroppo però anche tra chi non soffre di questa patologia si sta diffondendo la moda di scegliere alimenti gluten free. Ma mentre il glutine deve essere eliminato assolutamente dalla dieta degli individui affetti dal morbo celiaco o da una condizione definita di ipersensibilità al glutine per gli altri non è consigliabile una dieta priva della sostanza. Si rischia di non raggiungere un adeguato apporto di carboidrati complessi, come previsto dal modello alimentare mediterraneo. E' poi da sfatare il mito secondo cui seguendo una dieta senza glutine si dimagrisce: studi recenti hanno osservato come gli individui affetti da celiachia tendono per lo più a seguire un'alimentazione eccessivamente ricca di grassi per compensare la riduzione quotidiana dei carboidrati, e questo determina un maggior apporto calorico”.
Può diventare un piatto unico - Abbinata ai legumi, la pasta costituisce il "piatto unico" per eccellenza, ove le proteine dei cereali si uniscono a quelle dei legumi per arrivare a un valore biologico paragonabile agli alimenti di origine animale. L'alimento, versatile per natura, unito ad altri ingredienti salutari – come le verdure, l'olio d'oliva, i pomodori, il pesce - fornisce al nostro organismo sostanze nutritive essenziali come fibre, proteine e vitamine.