Le nuove armi contro la caduta o il diradamento delle chiome
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Con l'arrivo della bella stagione e in vista di prove costume alle porte, si intensificano corse al parco, trattamenti in beauty center e programmi in palestra con personal trainer al seguito, ma c'è una parte del nostro corpo a cui forse non dedichiamo le giuste attenzioni. Di cosa si tratterà mai? Oggi parliamo, infatti, di capelli, indiscusso strumento di fascino sia al maschile sia al femminile, purtroppo spesso soggetti a problematiche di diradamento e caduta progressiva, oltre che ad antiestetici fenomeni di assottigliamento.
Poco importa, poi, che con il bel tempo si vada al mare o in montagna, che si preferisca una nuotata in piscina ad un pomeriggio al sole su spiagge sparse per il mondo: i capelli sono infatti comunque colpiti dalle alte temperature e a rovinare una chioma ci vuole davvero ben poco!
Va inoltre sottolineato che al di là di problematiche contingenti che possono essere arginate con l'utilizzo di prodotti cosmetici mirati, esistono anche problematiche più serie, derivanti da cause tra le più diverse: deficit di vitamine, squilibri ormonali, stress, alimentazione, post gravidanza, menopausa e molto altro ancora.
Vero è che “prevenire è meglio che curare” ma quando dal semplice capello sfibrato si passa a fenomeni veri e propria di alopecia, come si può arginare il problema? E come lo si può affrontare in vista della stagione estiva che porta i nostri stessi capelli ad essere più soggetti ad indebolimento?
Curare l'alopecia si può se si fanno i passi giusti. Tra le soluzioni più innovative e per altro non invasive chirurgicamente (cosa che farà tirare un sospiro di sollievo ai più) c'è senza dubbio il Protocollo medico bSBS che è coadiuvato da fondamentali terapie di Rigenerazione Cellulare legate alla Medicina Rigenerativa avanzata, nutritive e antinfiammatorie, inclusi test ormonali, analisi del Profilo Lipidomico della membrana cellulare e - fattore fondamentale - analisi genomica con test del DNA.
Il DNA, del resto, è il nostro personalissimo "libretto d'istruzioni" contenente in pratica tutte le informazioni necessarie alla cellula per vivere e riprodursi.
Come approfittare allora di questa ineguagliabile risorsa? Specie chi è affetto da calvizie può utilizzare il test del DNA, ovvero l'analisi genomica, per capire esattamente cosa “non funziona” a livello globale, non solo sulle cause comuni normalmente conosciute ma sulle concause personali che alimentano la problematica di base, e infine permette di impostare una terapia mirata al singolo paziente dalle più alte possibilità di successo.
Si tratta in sostanza di agire in maniera graduale. La calvizie non si può curare con un autotrapianto di capelli fine a se stesso, per sua natura la chirurgia estetica non può interagire con la problematica di base. Il primo passo dunque è molto semplice. Oggi si hanno a disposizione strumenti di diagnosi davvero all'avanguardia per tecnologia e precisione, attraverso i quali è appunto possibile analizzare le predisposizioni genetiche di ognuno di noi, andando così ad intervenire in molti casi prima che la calvizie prenda forma e si trasformi in un problema serio.
Tramite le più moderne indagini genetiche del DNA si ottengono quindi le informazioni e gli strumenti necessari per gestire in prima persona il processo di invecchiamento, aumentando la qualità della vita. E se si riesce a creare una sinergia tra medicina e stile di vita, grazie a programmi individuali e in linea con il proprio reale stato di salute, ecco allora che a beneficiarne saranno anche i capelli e problematiche ad essi legate come per l'appunto l'alopecia.