Più tempo da dedicare al paziente La medicina vuole diventare slow
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La rete di dottori italiani ha il motto "Fare di più non significa fare meglio"
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"Slow Medicine", è un'associazione di dottori italiani per una medicina "lenta" più centrata sull'ascolto del paziente. Prende le mosse da "Slow Food" in cui il concetto è legato all'alimentazione. Una rivoluzione senza barricate il cui motto è "Fare di più non significa fare meglio". Il progetto è stato descritto dai membri dell'associazione sul British medical journal.
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Dottor Tersilli addio - La medicina fast era già stata criticata nel film "Il medico della mutua" dove Alberto Sordi, nei panni del dottor Tersilli, aveva una sala d'attesa stracolma di pazienti. Tutti ad aspettare quei secondi di visita flash che il medico concedeva con un ritmo da catena di montaggio.
"Più tempo per il colloquio" - Nella lettera pubblicata sulla rivista scientifica britannica, Sandra Vernero, segretario generale di "Slow Medicine", ha scritto: "Il progetto nasce con l'obiettivo di tutelare gli interessi dei pazienti attraverso un partenariato con gli operatori sanitari, non razionalizzando solo l'assistenza per ridurre i costi".
Per Vernero è essenziale che la medicina sia "partecipativa": "I medici dedichino più tempo al colloquio con i pazienti perché solo con una medicina partecipativa si combatte quella difensiva che gli specialisti praticano sempre di più per prevenire denunce e affinché negli ospedali non si guardi solo al numero di visite ma anche alla qualità delle prestazioni".