Eccezionale intervento a Boston. Il paziente, al quale fu asportato il membro in seguito al tumore, è stato sotto i ferri per 15 ore
Il 64enne Thomas Manning è stato sotto i ferri per quindici ore per il primo trapianto di pene realizzato negli Stati Uniti. All'uomo, dipendente di banca di Halifax, era stato asportato l'organo sessuale a causa di un cancro. I medici del Massachusetts General Hospital di Boston gli hanno trapiantato il membro di un donatore deceduto. L'eccezionale intervento, riporta il Nyt, è stato realizzato tra l'8 e il 9 maggio.
"Voglio ritornare a essere ciò che ero", ha dichiarato Manning in un'intervista dalla sua stanza d'ospedale. Seduto su una sedia, felice per essersi alzato per la prima volta dal letto dopo l'operazione, ha detto di sentirsi bene e di non aver provato quasi alcun dolore.
"Siamo cautamente ottimisti", ha dichiarato il dottor Curtis L. Cetrulo, chirurgo plastico e capo dello staff chirurgico. "Per noi si tratta di acque inesplorate", ha aggiunto. Se tutto va come previsto, il 64enne dovrebbe a breve recuperare la normale facoltà di orinare e in qualche mese la funzione sessuale.
Il paziente si è sottoposto a chirurgia sperimentale, parte del programma di ricerca che ha l'obiettivo ultimo di aiutare i combattenti veterani con gravi lesioni pelviche, oltre che pazienti colpiti da tumore e vittime di incidenti.
Il primo trapianto di pene al mondo era stato eseguito in Sudafrica, presso il Tygerberg Hospital di Cape Town, su un paziente 21enne.