Si tratta di una sorta di surrogato di organo umano, cresciuto in vitro, su cui studiare le malattie che affliggono l'uomo
Un gruppo di ricercatori americani ha realizzato "l'avatar" tridimensionale di un polmone, una sorta di surrogato di organo umano su cui studiare le malattie e testare le terapie più idonee. L'organoide, cresciuto in vitro, è stato sviluppato nei laboratori dell'Eli and Edythe Broad Center of Regenerative Medicine and Stem Cell Research dell'Università della California di Los Angeles (Ucla). Per ottenerlo, gli scienziati hanno rivestito piccole perline di gel con cellule staminali, permettendo quindi loro di auto-assemblarsi in forme che imitano le sacche d'aria presenti nei polmoni umani.
Il tessuto generato in laboratorio potrà essere utilizzato per studiare varie patologie, compresa la fibrosi polmonare idiopatica, una malattia cronica e invalidante dalla prognosi fatale, difficile da studiare con metodi convenzionali.
La forza delle staminali - I ricercatori avevano precedentemente realizzato una serie di colture bidimensionali a partire da cellule di persone affette da fibrosi polmonare idiopatica, che però apparivano in buona salute. Con un organoide, invece, se le condizioni sono buone, le cellule staminali iniziano a moltiplicarsi e a differenziarsi. E se gli input sono quelli giusti, quelle stesse cellule successivamente si auto-organizzano a formare strutture tridimensionali simili a un organo "vero".
Polmoni di laboratorio - Gli studiosi hanno poi aggiunto a queste culture 3D alcuni fattori molecolari di un paziente malato di fibrosi polmonare idiopatica. Il risultato? I polmoni "di laboratorio" hanno sviluppato cicatrici simili a quelle osservate nei polmoni malati. Grazie ai risultati raggiunti, secondo i ricercatori, in futuro sarà possibile studiare la malattia di un individuo, sperimentare farmaci e testare le terapie più idonee direttamente su questa sorta di "avatar".