Rischio stop della ricetta elettronica, medici di base in rivolta
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Il governo dopo la protesta dei medici di base pone rimedio e inserisce la norma nel decreto
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La ricetta elettronica scade a fine anno. Oltre all'obbligo di usare le mascherine in ospedali ed Rsa, che come più volte ribadito dal ministro Schillaci verrà prorogato, arriva a fine corsa questo altro importante asset per cittadini e medici che ha subito una accelerazione a causa del Covid. E' stata quindi immediata la richiesta di una proroga da parte dei medici al ministero della Salute. Richiesta che è stata accolta e infatti la norma è stata inserita nel decreto Milleproroghe, approvato dal Consiglio dei ministri.
Ricette digitali prorogate per un anno Il decreto Milleproroghe in votazione entro dicembre conterrà anche una norma sulle ricette digitali. Ci sarà la proroga di un anno della possibilità di ricevere le ricette mediche via mail o sms. La misura, introdotta con ordinanza della protezione civile durante l'emergenza Covid era in scadenza a fine anno.
I medici erano ottimisti su rinnovo "Abbiamo interpellato sul provvedimento la segreteria del ministro, facendo presente la scadenza, e ci aspettiamo una risposta positiva su una eventuale proroga", aveva detto martedì sera il presidente della Fnomceo Filippo Anelli. "Sappiamo che il tema è sul tavolo e sicuri che il ministro "mostrerà la sua attenzione verso l'argomento", ha annunciato Silvestro Scotti segretario nazionale dei medici di medicina generale.
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Ordinanza da rinnovare Tecnicamente si tratta di una ordinanza della Presidenza del Consiglio che - secondo il sindacato dei medici Smi e di Cittadinanza attiva - andrebbe rinnovata e prorogata. "Chiediamo al ministro della Salute, Orazio Schillaci la proroga oltre la scadenza del 31 dicembre 2022, dell'utilizzo della ricetta dematerializzata almeno per un anno e un provvedimento che renda il suo utilizzo strutturale", così da "liberare" i medici "da impropri carichi burocratici", ha detto Pina Onotri, segretario Generale del Sindacato Medici italiani (Smi).
Il ritorno alla ricetta cartacea Il ritorno alla ricetta cartacea così come era prima dell'emergenza Covid, conclude Onotri, "rappresenterebbe un salto indietro, causando lunghe attese negli studi medici. La soluzione temporanea che auspichiamo è quella di una proroga di almeno un anno del provvedimento".
La ricetta elettronica La ricetta dematerializzata è la versione elettronica della tradizionale ricetta rossa cartacea ed è stata implementata negli ultimi anni in Italia, ma fino al 2020 era accompagnata comunque da un promemoria cartaceo da ritirare nello studio medico.
L'ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri pubblicata in Gazzetta del 21 marzo 2020 ha disposto la possibilità di utilizzo di strumenti alternativi al promemoria cartaceo e prevede che, al momento della generazione della ricetta elettronica da parte del medico, l'assistito possa chiedere il rilascio del promemoria dematerializzato ovvero il numero di ricetta elettronica.
La ricetta elettronica prevede la completa informatizzazione dell'intero ciclo di vita della tradizionale ricetta medica cartacea del SSN, la cosiddetta ricetta rossa. Prevede la completa eliminazione del supporto cartaceo (dematerializzazione), compatibilmente con le modalità alternative per salvaguardare l'erogazione di farmaci o prestazioni anche in assenza di collegamento telematico.