Roma, al Bambino Gesù "atterra" la Tac astronave contro il dolore dei più piccoli
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A forma di base spaziale, il macchinario di ultima generazione consente di ridurre significativamente il ricorso all'anestesia negli esami pediatrici
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Una coloratissima "astronave medica" di 280 metri quadrati che riduce il ricorso all'anestesia per gli esami pediatrici e la "paura" nei pazienti più piccoli. Non è fantascienza, ma Astro-Tac, il macchinario di ultima generazione acquistato con i proventi della campagna "Ospedale senza dolore" e inaugurato nella sede di Palidoro dell'Ospedale Bambino Gesù di Roma. Si tratta di uno strumento in grado di acquisire dati in tempi rapidissimi, anche inferiori a un secondo.
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La struttura - Tre gli ambienti principali: una sala Tac con annessi locale tecnico e postazione comandi, un'ampia "recovery room" e una sala d'attesa. Il macchinario e i locali sono stati decorati e allestiti secondo un progetto grafico che recupera la suggestione dello spazio. Il viaggio tra pianeti e costellazioni comincia già dalla sala d'attesa per arrivare al locale Tac, decorato come l'interno di una navicella spaziale. Durante la scansione, l'astronave conduce i bambini nello spazio, mentre lo staff medico saluta dall'oblò come fosse il "personale di Terra".
Tecnologia super veloce - Per quanto riguarda la velocità degli esami pediatrici, si pensi ad esempio che scansioni di 16 centimetri del torace di un lattante vengono eseguite in 0,35 secondi. Non solo. Astro-Tac è due volte più performante rispetto al normale e produce immagini ad altissima risoluzione, il tutto con un bassissimo dosaggio di raggi X. Grazie alla tecnologia "multistrato", inoltre, è possibile la visualizzazione dettagliata non solo degli organi interni del corpo umano, ma anche delle strutture vascolari.