Il dispositivo auto ancorante Perceval è stato installato con un intervento durato dieci minuti in un paziente 74enne
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È stata impiantata per la prima volta su un 74enne al San Raffaele di Milano la valvola aortica Perceval. Si tratta di una protesi valvolare auto ancorante, non necessita, cioè, di punti di sutura. Può essere utilizzata nei pazienti con più di 65 anni, affetti da stenosi o da steno-insufficienza della valvola aortica. Questa è la malattia cardiaca valvolare acquisita più comune in Occidente e la sua insorgenza aumenta con l'invecchiamento della popolazione.
L'intervento - Il primo impianto del San Raffaele è stato eseguito, nella sala operatoria dell'Unità di Cardiochirurgia diretta da Ottavio Alfieri, dal team di Stefano Moriggia su un paziente di 74 anni affetto da stenosi aortica severa. L'unità di Cardiochirurgia del San Raffaele ha all'attivo 1.400 interventi all'anno ed è centro di riferimento per la chirurgia riparativa della valvola mitrale (circa 500 interventi annui), per la chirurgia della fibrillazione atriale e dello scompenso cardiaco.
"Medicina personalizzata" - Alfieri, direttore del dipartimento Cardio-Toraco-Vascolare dell'Irccs dell'Ospedale San Raffaele, spiega: "Con l'introduzione di questo dispositivo, abbiamo oggi al San Raffaele tutte le tecnologie d'avanguardia disponibili nel mondo per trattare la patologia valvolare aortica. Siamo nella condizione di poter offrire a ciascun paziente sempre il trattamento ottimale, tenendo conto delle sue caratteristiche individuali, cliniche e anatomiche. E' questa la realizzazione sul campo di quella che si può definire medicina personalizzata".
Prognosi poco favorevole - La prognosi dei pazienti affetti da stenosi aortica sintomatica grave è poco favorevole: se il paziente non viene sottoposto a trattamento subito dopo l'insorgenza dei sintomi, la sopravvivenza media è breve - spesso si tratta solo di due o tre anni.
Senza punti di sutura - Oggi è possibile sostituire la valvola danneggiata con Perceval che può essere posizionata e ancorata nel sito d'impianto senza l'ausilio dei punti di sutura, grazie a un suo esclusivo dispositivo di ancoraggio autoespandibile. Se prima per una sostituzione valvolare la procedura di fissaggio richiedeva 30-40 minuti, oggi, in dieci minuti, è possibile inserire la valvola sutureless. La riduzione dei tempi operatori va a vantaggio del paziente e offre al chirurgo più tempo da dedicare a eventuali procedure associate.