Acquistati aghi e siringhe per le Asl di tutta Italia: la spesa passa da 150 milioni a 18 ogni anno. Aggiudicati 13 dei 15 lotti
Arriva il prezzo unico di aghi e siringhe, simbolo della Spending review nella sanità. In base alla gara Consip, la siringa costerà in tutta Italia da 0,049 a 0,063 euro, con un ribasso del 70% rispetto al prezzo base d'asta. La società ha aggiudicato 13 dei 15 lotti di una gara dal valore di 36 milioni di euro in due anni. La spesa annua per tutte le tipologie di aghi e siringhe della P.a. scende così da 150 mln a 18.
In generale, spiega la Consip in una nota, i ribassi ottenuti per le diverse tipologie di prodotti messi a gara sono stati compresi fra il 35 e il 70%. Le offerte sono state presentate da undici produttori o fabbricanti, ovvero tutti i potenziali operatori economici presenti sul mercato.
Tetto di 850 milioni di "pezzi - Con i fornitori aggiudicatari verrà stipulata una convenzione di fornitura, che potrà essere utilizzata dalle amministrazioni per i loro acquisti fino a un massimo di circa 850 milioni di "pezzi" (pari a circa il 50% del fabbisogno annuo della P.a. per le tipologie di aghi e siringhe messi a gara). Gli aghi e le siringhe fanno parte delle 14 categorie merceologiche per le quali il Dpcm del 24 dicembre 2015 prevede l'obbligo delle amministrazioni di ricorrere - in caso di esistenza di strumenti di approvvigionamento attivi - a uno dei 33 soggetti aggregatori (tra cui Consip) per i propri acquisti.
"Siringhe con standard di eccellenza" - "Abbiamo portato a conclusione una gara particolarmente complessa, non tanto per il prodotto acquistato, quanto per l'articolazione della procedura", sottolinea l'amministratore delegato di Consip, Luigi Marroni. "E' stata riservata massima considerazione sia agli elementi qualitativi dell'offerta, per mettere a disposizione della P.a. aghi e siringhe con standard di eccellenza, sia alle modalità di valutazione, effettuata anche delle prove in vivo", ha aggiunto.
"Ritengo che possiamo considerare tutto questo un risultato eccellente - ha proseguito Marroni - per la qualità raggiunta e per il risparmio ottenuto rispetto ai prezzi che normalmente le amministrazioni pagano. In ultimo, va segnalato il passo in avanti fatto per ridurre, se non eliminare, la difformità dei prezzi a livello geografico che da sempre caratterizza questi prodotti".