LA CENERENTOLA DEI SENSI

Se l'olfatto scompare aumenta il rischio di morte entro cinque anni

Un segnale d'allerta dell'organismo da non sottovalutare

03 Ott 2014 - 11:28
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Il profumo delle rose, l'essenza della menta, l'odore del pesce, chi non li avverte in tarda età ha più probabilità di morire entro cinque anni. La perdita dell'olfatto non è una causa diretta di morte ma allerta che c'è qualcosa che non va. Questo il risultato di uno studio condotto presso l'Università di Chicago e pubblicato su Plos One. Gli esperti invitano, però, a non avere panico, anche perché sono necessarie ulteriori ricerche.

Se l'olfatto scompare aumenta il rischio di morte entro cinque anni

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Lo studio - Gli esperti hanno coinvolto oltre 3mila individui tra i 57 e gli 85 anni all'inizio dello studio e li hanno sottoposti a un semplice test olfattivo per vedere se fossero in grado di riconoscere cinque odori comuni in ordine di difficoltà crescente: menta piperita, pesce, arancia, rosa e cuoio.

I ricercatori hanno passato in rassegna tutte le eventuali malattie e fattori di rischio dell'intero campione. Dopo cinque anni i ricercatori hanno constatato 430 decessi nel gruppo e osservato che gran parte degli individui deceduti erano coloro che cinque anni prima avevano manifestato disturbi olfattivi da lievi a gravi. In ogni caso, avere disfunzioni dell'odorato è risultato un fattore predittivo di rischio di morte a cinque anni.

Le possibili cause - Bisogna capire, però, in che modo i disturbi dell'olfatto siano collegati al rischio di morte. Gli autori hanno avanzato due ipotesi. Una possibilità è che la salute del nervo dell'olfatto, che porta l'informazione dell'odore dal naso al cervello, sia un segno della salute generale. Un'altra possibile spiegazione è che le infezioni, i veleni e le sostanze inquinanti che respiriamo danneggino prima l'olfatto e poi cervello e corpo.

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