Una su quattro tra chi non fa attività fisica pensa di farne a sufficienza. Più si invecchia meno ci si muove: il 61% dopo gli 85 anni non fa movimento
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Italiani sempre più pigri. I sedentari tra i 18 e i 69 anni sono il 28%. La sedentarietà si manifesta maggiormente nelle regioni del Sud, un esempio su tutti la Campania, dove si registra un picco pari al 50%. Gli italiani adulti fisicamente attivi nella stessa fascia d'età sono il 48%, poco meno di uno su due. Quelli che lo sono soltanto parzialmente il 24%. Questo il quadro relativo al biennio 2022-2023 tracciato dalle sorveglianze Passi e Passi d'Argento dell'Istituto superiore di sanità.
Le indicazioni su cui ci si basa sono i criteri dell'Oms, che prevedono 150 minuti a settimana di attività fisica moderata o 75 di attività intensa.
Dal 2021 la percentuale di persone sedentarie è in aumento, in maniera più evidente nelle regioni meridionali e meno in quelle del Centro. Al Nord sembra invece essere stazionaria.
Non sempre la percezione soggettiva del livello di attività fisica praticata corrisponde a quella effettivamente svolta. Un adulto su tre fra i parzialmente attivi, e quasi uno su quattro fra i sedentari, percepiscono infatti come sufficiente il proprio impegno.
Troppo scarsa appare l'attenzione degli operatori sanitari al problema dei bassi livelli di attività fisica, anche nei confronti di persone in eccesso ponderale o con patologie croniche. Su dieci intervistati soltanto tre riferiscono di aver ricevuto il consiglio, dal medico o da un operatore sanitario, di fare regolare attività fisica. Fra le persone in sovrappeso questa quota di poco superiore raggiunge il 37%, mentre fra quelle con patologie croniche il 45%.
Quasi il 40% degli over 65 raggiunge i livelli di attività fisica raccomandati dall'Oms, il 22% svolge qualche forma di attività fisica senza raggiungere i livelli raccomandati ed è quindi definibile come "parzialmente attivo", mentre il 38% risulta completamente sedentario.
Camminare fuori casa è l'attività maggiormente praticata tra quelle di svago negli over 65. Solo una quota più contenuta di intervistati pratica attività fisica strutturata, per lo più leggera (18%), come la ginnastica dolce; meno di dedicarsi ad attività fisica moderata (6%) come il ballo o la caccia, o pesante (4%) come il nuoto, la corsa, o l`attività aerobica o attrezzistica. Le attività domestiche sono praticate dalla gran parte degli intervistati.
La cura della casa (dalla pulizia alle attività più pesanti) resta la prerogativa delle donne (il 98% fa attività domestiche leggere, il 62% anche pesanti contro il 61% e 36% rispettivamente fra gli uomini); anche il giardinaggio come la cura di un'altra persona sono prerogative femminili, mentre piccole riparazioni o la cura dell'orto sono più frequenti fra gli uomini.
La quota di sedentari cresce al crescere dell'età (raggiunge il 61% dopo gli 85 anni), è maggiore fra le donne (41% contro il 37% degli uomini), tra coloro che hanno difficoltà economiche o un basso livello di istruzione ed è maggiore fra chi vive solo (43% contro 38%). La variabilità regionale è ampia, con una proporzione mediamente più elevata nelle regioni meridionali.