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Sesso, all'Italia l'oro della "6 nazioni" A letto siamo noi i più soddisfatti

Una ricerca medica sul disturbo della eiaculazione precoce rivela che i nostri connazionali "lo fanno meglio" di francesi, irlandesi e inglesi

20 Gen 2014 - 14:39
 © -afp

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Dalla "sei nazioni" di rugby a quella... del sesso. Dove la nazione vincitrice è l'Italia. Da una ricerca medica fatta su Italia, Francia, Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda, è il nostro Paese a vincere la medaglia d'oro per soddisfazione nella vita sessuale. L'indagine ha messo sotto la lente 6mila persone dei Paesi considerati, a partire dall'esame del fenomeno dell'eiaculazione precoce.

Il risultato, come scrive il "Daily mail", è dunque che sono gli italiani a vivere meglio la dimensione di coppia. Circa il 64 per cento dei nostri connazionali si è dichiarato pienamente soddisfatto, mentre tra gli inglesi la percentuali scende intorno al 54 per cento. Gli scozzesi hanno le più basse aspettative sul fronte del sesso, visto che circa uno su dieci si attende che l'erezione duri meno di due minuti. Al contrario, più di un terzo degli italiani pensa che i dieci minuti siano la normalità.

La ricerca, commissionata per aiutare proprio la lotta all'eiaculazione precoce, ha anche scoperto che più di uno quinto della popolazione vorrebbe che l'atto sessuale durasse più a lungo di quanto accade in realtà. Comunque, i medici che hanno eseguito le indagini dicono che a chiedere aiuto per migliorare la loro vita sessuale dovrebbero essere, visti i risultati, soprattutto inglesi, scozzesi e gallesi.

Martin Tod, chief executive di Men's Health forum, dice: "L'eiaculazione precoce può portare a frustrazione. Può avere un serio impatto negativo sulla qualità della vita degli uomini e delle loro partner. Il fenomeno è più diffuso di quanto si creda e gli uomini non devono sentirsi in imbarazzo nel rivolgersi al medico. Non c'è bisogno di soffrire in silenzio".

L'indagine è stata realizzata per l'azienda farmaceutica Menarini, e sponsorizzata da alcuni importanti giocatori di rugby, Danny Care, Sean Maitland e Dan Biggar, proprio per sensibilizzare tutti a non trascurare i propri problemi sessuali.

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