il paese dei pelati

Italia seconda al mondo per percentuale di calvi

Secondo una classifica pubblicata da Medihair, quasi un uomo su due ha perso i capelli

19 Giu 2024 - 13:39
 © ufficio-stampa

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Un quasi primato che fa sorridere. L'Italia è al secondo posto a livello mondiale per percentuale di uomini calvi. Come riportato in uno studio pubblicato da Medihair, piattaforma online leader nei trattamenti per la perdita dei capelli, il 44,37 per cento della popolazione maschile è pelata. Dunque, poco meno della metà degli uomini del nostro Paese.

La classifica

 L'analisi di Medihair, condotta su 4.284 persone in tutto il mondo, ha permesso di stilare una classifica dei Paesi più colpiti dalle calvizie. A detenere il primato globale è la Spagna, medaglia d'oro con 44,50 punti percentuali. Sull'ultimo gradino del podio si colloca la Francia con il 44,25 per cento degli uomini senza capelli. Al quarto posto ci sono gli Stati Uniti, a quasi due lunghezze percentuali di distanza dai transalpini: 42,68 per cento. 

A livello complessivo, gli europei e i nord-americani rappresentano circa la metà dell'elenco: su 47 Paesi con un tasso significativo di calvizie, 24 si collocano in Occidente. Ma la perdita di capelli non è limitata ai soli Paesi occidentali. Si tratta di un problema che riguarda diverse regioni, come il Sud America (Brasile e Argentina), il Medio Oriente (Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti), l'Asia (Giappone e India), l'Africa (Sudafrica ed Egitto) e anche la Russia.

Occidente calvo

 Europa e Nord America presentano tassi più elevati di calvizie maschili rispetto ad altre regioni. Ma quali sono le ragioni?

  • Genetica: I caucasici sono geneticamente più predisposti a diventare calvi.
  • Dieta alimentare: Il cibo gioca un ruolo cruciale nella salute della chioma. In Occidente si consuma generalmente molta carne e alimenti elaborati, con scarso apporto di vitamine e minerali.
  • Carenze di nutrienti: Il basso consumo di vitamine come la B12, la D e altre possono anche portare alla perdita di capelli. Questi deficit alimentari sono più frequenti nei Paesi occidentali.
  • Stile di vita: Elevati livelli di stress, abitudini sedentarie e un'esposizione limitata alla luce del sole contribuiscono alla perdita di capelli in Europa e nel Nord America.
  • Età media: I Paesi occidentali tendono ad avere in media popolazioni più anziane. Questo fattore può contribuire ad aumentare i tassi di calvizie. Ad esempio, nel Regno Unito l'età media degli uomini è di 40 anni. Alcuni paesi asiatici con tassi di calvizie più bassi, come l'Indonesia e l'India, hanno invece una popolazione più giovane.

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