I test sono stati effettuati in provetta e su topi di laboratorio. Fra tre anni le prime sperimentazioni cliniche sull'uomo
I super batteri possono essere resi di nuovo "vulnerabili" agli antibiotici per i quali hanno sviluppato una resistenza. E il tutto grazie a una molecola in grado di "disinnescare" un enzima vitale per i microrganismi patogeni. Lo studio, condotto dai ricercatori della Oregon State University, è stato pubblicato sul Journal of Antimicrobial Chemotherapy.
L'enzima della resistenza - La molecola PPMO ricavata dagli scienziati inibisce l'azione di un enzima batterico (NDM-1) che produce la resistenza batterica agli antibiotici carbapenemi, usati esclusivamente in ospedale per curare gravi infezioni. Molti di questi stanno diventando o sono divenuti inutili perché i diversi batteri, grazie a diverse versioni dell'enzima NDM-1, aggirano la loro azione immunitaria.
I test - Testata in provetta e su topolini infettati con batteri killer resistenti ad antibiotici, la PPMO si è rivelata efficace su diversi tipi di batteri. Gli esperti contano di iniziare le sperimentazioni cliniche in associazione a diversi antibiotici nell'arco dei prossimi tre anni.