Si chiama "cefiderocol" e penetra negli agenti patogeni grazie al ferro di cui i microorganismi si nutrono per sopravvivere
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Promosso in una sperimentazione su centinaia di pazienti un nuovo antibiotico che agisce come un cavallo di troia penetrando con un "trucco" nei batteri patogeni più temuti, quelli multiresistenti a diversi antibiotici in uso: è il risultato di un trial clinico, reso noto sulla rivista The Lancet Infectious Diseases. Si chiama "cefiderocol" e sembra in grado di annientare infezioni da Pseudomonas aeruginosa, Acinetobacter baumannii, Enterobacteriaceae.
Lo studio è stato svolto da Simon Portsmouth, della Shionogi Inc, in Usa, coinvolgendo 448 adulti ospedalizzati per gravi infezioni del tratto urinario. Confrontato con la cura classica a base dell'antibiotico Imipenem insieme a Cilastatina, il nuovo farmaco ha mostrato di essere ben tollerato ed efficace contro infezioni multiresistenti. Il segreto del cefiderocol è in un piccolo "vettore" del ferro di cui i batteri hanno bisogno per sopravvivere.
Il segreto della sua azione - I batteri resistenti ai normali antibiotici non lasciano penetrare queste medicine al loro interno ed hanno anche sviluppato sistemi di espulsione dei principi attivi in uso. Il cefiderocol, come un cavallo di Troia, riesce a penetrare le roccaforti batteriche proprio perché trasporta il ferro e i patogeni lo lasciano entrare "ingannati" da questa sua funzione. Attualmente sono in corso altre sperimentazioni con cefiderocol, sia su pazienti con polmonite, sia su altre gravi infezioni ospedaliere, i cui risultati arricchiranno le conoscenze sulle potenzialità di questo nuovo farmaco.